domenica 31 marzo 2019

#SERIEA1819 29> #JuventusEmpoli 1-0 - Quel pomeriggio di un giorno da Kean


Se penso che mancano ancora nove partite alla fine di questo campionato, il mio timore e che possano essere tutte simili a questo nevrotico martirio. Senza supporto dagli spalti e insopportabili in campo, una situazione che sfiora la paranoia ormai. Una Juve che spesso già non era andata tanto per il sottile col gioco, preferendogli sempre e comunque una vincente concretezza, con un simile distacco in campionato e con distrazioni varie, che vanno dal pensiero per la Champions e le probanti "scampagnate" di Nazionale, non sembra avere più tanta voglia di fare il compitino, non vedendo l'ora che la "scuola" finisca. Tutto questo in una cornice apatica e surreale che tutto consiglia tranne che il risveglio dal torpore primaverile.

mercoledì 27 marzo 2019

6 film fondamentali per capire John Carpenter - parte 2

4) La cosa (1982)
Il film meno "politico" di questa lista, anche perchè si tratta di un (quasi) remake. Si torna cinematograficamente alla tematica dell'assedio, in un posto ancora più inospitale e insidioso del solito. Qui i cattivi non sono semplicemente disumanizzati come negli altri film, non sono proprio umani, vengono da un altro mondo. Se la minaccia è ovunque, anche nella persona che ti sta di fianco, di chi potrai fidarti? Dovrai riuscire ad individuare l'umanità da piccoli segnali, indizi, frasi, comportamenti. Ma esiste ancora qualche umano o sono stati già tutti corrotti e replicati? E' con questa domanda che si chiude il film, portandoci a riflettere su quanto visto fino a quel momento e sulla nostra visione del mondo. Spesso il pericolo deriva più da chi ci sta vicino, un alieno sotto mentite spoglie, che da chi sappiamo essere già una minaccia. Ci ritroviamo quindi senza contromisure e saremo costretti a riscoprire l'istinto.


5) Essi vivono
Ancora una volta un cattivo "alieno" eppure tremendamente vicino a noi. Qui però si rincara la dose: con Essi Vivono Carpenter gira il suo manifesto politico. Un film dove il messaggio è più importante della forma, dove la sua visione del mondo viene portata a compimento in maniera concreta. Siamo ormai assuefatti alle mode, alla pubblicità, allo stile di vita che la società ci impone, non riusciamo più a "vedere". Continuamente bombardati dai media, dalle promesse dei politici, dal nuovo fenomeno del momento, dall'apparenza sulla sostanza. Stiamo perdendo il nostro lato umano, vendendoci, cedendo la nostra personalità a "esseri" che se ne fregano di noi ed intendono solamente sfruttarci e gettarci via quando non gli serviremo più. Chi potrà accorgersi di quello che sta succedendo? Naturalmente  gli esclusi, quelli che vivono alla giornata e che non hanno un futuro, non in questo tipo di mondo (il nome del protagonista è emblematico: John Nada, Nada come nulla, come "un signor nessuno") e non possono che partire già perdenti. Sono stati già buttati via, come spazzatura, non hanno voce in capitolo. La loro stessa ribellione è raffazzonata, fatta senza mezzi, senza possibilità di riuscita. Il mondo è già andato, da tempo ormai.
Un'accusa al reaganismo insomma (siamo negli anni '80), ma che può essere benissimo applicata al trumpismo odierno (non stupiscono quindi gli strali che il povero John si è dovuto sorbire sui social per questa, naturalissima, associazione, strali che di fatto non fanno che confermare quanto ci avesse visto giusto). Un messaggio, quello di Essi Vivono, ancora attualissimo, messaggio totalmente stravolto negli ultimi anni e trasformato in un complottismo "da terra piatta" da chi lo ha interpretato alla membro di segugio. Un film fatto con 2 soldi ma col cuore, che attacca il capitalismo, spesso accusato di essere brutto perchè fatto con pochi mezzi e "con effetti speciali pessimi". Destinato ad essere frainteso e boicottato per l'eternità probabilmente.


6) Il seme della follia
Un ulteriore estremizzazione del concetto già visto in Essi Vivono. Qui a minacciare l'umanità non sono gli alieni ma sanguinari esseri primordiali (le citazioni a Lovercraft sono più che evidenti, anche nel titolo), il loro scopo non è assoggettare e sfruttare, siamo di fronte ad una minaccia ancora più grossa: lo sterminio totale. Attraverso cosa? Il proselitismo.
Lo scrittore Sutter Cane ha tratti in comune con Stephen King ma il suo successo non è genuino, è stato "costruito" al solo fine di corrompere le menti, di tutti e preparare la strada alla venuta dei grandi antichi. Chi non leggerà il suo libro vedrà il film. Una pellicola che in tempi come questi non può che risultare più attuale che mai: i social riescono a raggruppare anche grandissimi numeri di persone grazie alla menzogna e a falsi miti. Più persone entreranno in contatto con quella cerchia e più ne verranno inspiegabilmente attratti, un fascino illogico e privo di appigli con la realtà delle cose ma che, nonostante tutto, continua ad aumentare e ad attrarre persone tanto da diventare alla fine qualcosa di reale e tangibile. La menzogna che raccontata cento volte diventa verità di Goebbelsiana memoria.
Un'accusa anche allo stesso show business, un mercato che si ciba quotidianamente di nuovi fenomeni mediatici, spesso costruiti a tavolino, dietro i quali si nascondono intere industrie pronte e fagocitare fette di mercato e possibili acquirenti.
Nessuna possibilità di scampo. In un turbinio di colpi di scena e cambiamenti di prospettiva, per il protagonista comincerà una spirale di follia nella quale sarà sempre più complicato distinguere la realtà dalla finzione, in un continuo gioco metatestuale che rende questo film non solo significativo ma estremamente godibile anche a livello di puro intrattenimento. 

domenica 24 marzo 2019

6 film fondamentali per capire John Carpenter - parte 1

Non è un mistero il nostro amore per il cinema di John Carpenter. Spesso incompreso, perfino boicottato, è stato invece capace di sfornare film non solo entrati ormai nell'immaginario collettivo ma che, pur se diretti alle masse, hanno spesso precorso i tempi e lanciato messaggi "politici" forti, magari mascherati in mezzo a partiture orrorifiche o angoscianti, apparentemente lontane dalla nostra realtà.
Il male nei suoi film è qualcosa di ancestrale, di antico, non appartiene agli uomini ma è qualcosa di più profondo, talmente profondo che invade la società e corrompe tutto quello che tocca. Saranno allora gli ultimi, gli emarginati, quelli messi da parte dalle istituzioni o dalla società che, spesso loro malgrado, si opporranno allo sfacelo e alla distruzione della stessa, facendosi eroi quando le stimmate da eroi non hanno. Personaggi che più cult non si può insomma. Il nostro speciale in due parti è dedicato a 6 film fondamentali per capire la sua visione del cinema e del mondo.

giovedì 21 marzo 2019

Marvel's Spiderman - Insomniac (2018) - copiare bene

Prima dell'avvento di Rocksteady e della sua saga dedicata al pipistrellaccio di Gotham, i tie-in a tema supereroistico erano sempre stati visti in modo un po' sospettoso dai videogiocatori e non a torto. A parte rare eccezioni, comunque non assimilabili a capolavori (una avente per protagonista proprio l'Uomo Ragno), i videogames dedicati ai supereroi erano sempre state mere commercialate, operazioni rubasoldi,  insulti alle opere originali (tipo l'infame Superman 64 o i Batman tratti dai film di Tim Burton). Poi la luce fu: la saga di Rocksteady dimostrò che, non solo si poteva sfornare un videogame su un supereroe, ma si poteva produrre un capolavoro. E quando esce un capolavoro la cosa più naturale che possano fare quelli che vengono dopo (se vogliono andare sul sicuro) è copiare. Non spudoratamente ma in maniera sostanziosa. Prendiamo gli innumerevoli giochi che ad esempio hanno ripreso il sistema di combattimento dei vari Arkham adattandoli ai contesti più disparati (ad esempio  il mondo di Mad Max). Ma ad un altro gioco sui supereroi? Nessuno, non in quel modo. Poi arrivano quelli di Insomniac e si dicono "perchè non facciamo un gioco su un supereroe, un free roaming, con il sistema di combattimento Free Flow della serie su Batman, con le missioncine secondarie dove poter affinare la propria tecnica, con i gadget da sbloccare, i villain classici che appaiono in missioni secondarie dedicate, la città riprodotta nei minimi dettagli sotto assedio?" "Ma è Batman Arkham City!" "No, noi lo facciamo su un supereroe Marvel...Spiderman toh" "Eh, in effetti, così cambia tutto, la Marvel ne ha copiati a decine di supereroi alla DC Comics e a nessuno ha fatto ne caldo ne freddo, ora ci devono rompere i maroni per un videogioco che noi copiamo da Rocksteady?

lunedì 18 marzo 2019

#SERIEA1819 28> #GenoaJuventus 2-0 - Con l'espressione un po' così... (distratta)


Come si fa a passare da una memorabile cena di coppa ad un pranzo di campionato? La deontologia intestinale di un professionista ben pagato imporrebbe una digestione facile e veloce, ma forse la dimensione umana di un gruppo, ancora tra le nuvole per l'impresa compiuta, conscio di un vantaggio di 18 punti in campionato e con il pensiero già alla sosta, ha suo malgrado dovuto buttare giù l'amaro digestivo di questa prima sconfitta. Quanto, però, questo può risultare comprensibile tra il tifo italico? Come vedremo sotto questo aspetto non ci si annoia mai, checché ne dicano quelli che a Marzo sbuffano per una lotta scudetto tanto sbilanciata.

mercoledì 13 marzo 2019

UCL1819 1/8 R> #JuventusAtleticoMadrid 3-0 - Un Martedì Da Leoni


La tempesta perfetta, la vendetta servita fredda su un dischetto da rigore. La serata della fratellanza e della comunanza bianconera, in cui la Juve fa la Juve (ai massimi livelli) e i suoi tifosi fanno i tifosi, inneggiando la squadra e la maglia per novanta minuti. Juve-Atletico è la serata che non ti aspetti o meglio la reazione che ti... aspetti, perchè la Juve non poteva essere quella vista all'andata. Perché non potevamo uscire da questa coppa senza aver lottato fino alla fine.

lunedì 11 marzo 2019

True Detective - terza stagione (2019)

Tra la seconda e la terza stagione di True Detective sono passati la bellezza di 4 anni, che nell'unità di misura seriale corrispondono quasi ad un'eternità. Come è noto, dopo i primi fortunatissimi 8 episodi, la serie si "inceppò" nella seconda stagione fino ad essere praticamente demolita (a torto) di critiche. Il motivo? Troppo diversa dalla prima stagione, troppo confusa e dalla sceneggiatura traballante (in parte vero), senza interpretazioni recitative all'altezza. Ma è inutile girarci intorno, gran parte delle persone fecero smorfie solo perchè si trovavano davanti a una serie tv che proponeva una formula alternativa e più sfaccettata (meno riuscita, questo si), le stesse persone che più o meno hanno attaccato questa terza stagione perchè "è una copia della prima". Insomma non frega nulla del fatto che si tratti di una serie antologica, la gente voleva esattamente True Detective 1, niente di diverso, niente di simile, voleva la stessa identica cosa. Ovvio quindi che qualsiasi altra cosa sarebbe stata criticata a prescindere.
E quindi com'è questa terza stagione? Un copia della prima appunto. Come tutte le copie non siamo al livello dell'originale ma a tratti ci si avvicina.

sabato 9 marzo 2019

SERIEA1819 27> Juventus vs Udinese 4-1 - Kean Il Guerriero di un popolo muto



In una atmosfera surreale, col pensiero altrove (nel tempo più che nello spazio) e con una formazione sperimentale, la Juve-2 divora i friulani con quattro morsi. Juve Udinese sembra il banchetto che i re concedevano ai loro soldati prima di partire per una dura battaglia. Il Green Carpet è steso per Moise Kean, che si prende la scena con una doppietta. Non resta che concentrarsi anima e corpo a martedì prossimo e tentare l'impresa.

mercoledì 6 marzo 2019

Kidding (Il fantastico mondo di mr. Pickles) - prima stagione (2018)

Fare il comico (o comunque l'intrattenitore) è tremendamente complicato. Non a livello intellettuale o manuale, naturalmente, ma a livello psicologico. Mettere quotidianamente da parte la tua vita personale, i tuoi problemi, le tue manie per rallegrare gli altri può diventare frustrante. Se poi questo "pubblico" è composto quasi totalmente da bambini il tutto diventa ancora più pesante: zero concessioni alla malinconia, alla nostalgia, all'introduzione di argomenti più spinosi che potrebbero destabilizzare i piccoli spettatori. E' proprio quello che accade al protagonista di Kidding (da noi sovraccaricato dal sottotitolo "Il fantastico mondo di Mr. Pickles"), serie tv interpretata da Jim Carrey. 

lunedì 4 marzo 2019

#SERIEA1819 26> #NapoliJuventus 1-2 - Non vi resta che piangere


Deve essere frustrante arrivare allo scontro diretto ed accorgersi che non è poi cosi "diretto". Con 10 punti in meno dello scorso anno, il Napoli (che alla stessa giornata era primo con un punto di vantaggio sulla stessa Juve) arriva al "match scudetto" con la sola speranza di riaprire il riapribile. Ma deve far davvero male quando la stessa porta si chiude e ti sbatte sulla faccia. Allora davvero non ti resta che piangere, che è quello che da tradizione sai fare meglio, nonostante da più parti si siano chiarite le dinamiche e date le motivazioni del caso. Ma forse stavolta neppure i giornalisti (nazionali) ci credono più di tanto e a Napoli lo Squonk resta a piangere nel suo sacco.