In una atmosfera surreale, col pensiero altrove (nel tempo più che nello spazio) e con una formazione sperimentale, la Juve-2 divora i friulani con quattro morsi. Juve Udinese sembra il banchetto che i re concedevano ai loro soldati prima di partire per una dura battaglia. Il Green Carpet è steso per Moise Kean, che si prende la scena con una doppietta. Non resta che concentrarsi anima e corpo a martedì prossimo e tentare l'impresa.
La trattazione di questa partita potrebbe semplicemente concludersi con queste poche righe, ma è giusto che chi ieri ha giocato abbia un ricordo scritto di quel che è stato questo match, che di episodi collaterali ne ha avuti. Con lo scudetto che pare ormai solo un’attesa aritmetica del tempo che passa, molte potranno essere le occasioni per sperimentare, ecco che a tal proposito Juve-Udinese cade proprio a fagiolo.
Una vetrina per Kean (già soprannominato il guerriero, come -shiro) che con un gol in spaccata, uno di punta e un rigore procurato delizia lo spettacolo dei "soldati" lasciati a riposo. Con uno stop di tacco a due passi dal "panchinaro" Ronaldo, Baby Moise mette la firma sulla vittoria straripante di ieri sera. Mancherebbe anche la ciliegina di un rigore che Can non gli lascia battere, ma non facciamone un affare di stato, dato che per essere la squadra più forte d'Italia sembriamo creare più polemiche di una che rischia la retrocessione.
Un'opportunità di rivalsa anche per la disastrosa difesa scesa in campo contro l'Atalanta in Coppa Italia (Rugani) e nello sciagurato Juve-Parma (Rugani/Caceres). Meno pressione più possibilità di ricominciare come si ricomincia, alzandosi, dopo che si è caduti goffamente. Il livello dell'Udinese di ieri ha permesso di abbassare le difficoltà difensive e ricominciare gli step. E se segna anche Matuidi possiamo far partire i fuochi artificiali. Aria di serie A anche per il primavera Micolussi, coetaneo di Kean, ieri all'esordio, battezzato dall'applauso dello Stadium che rompe il silenzio per sottolineare i suoi primi palloni giocati.
Una partita tennistica più che nel risultato (dato che ci fermiamo a quattro) nell'atmosfera. Continua infatti lo scempio di uno sciopero del tifo sempre più insensato, che se davvero (come sembra) non dovesse essere assicurato alla squadra neppure in una partita come quella di martedì prossimo, diventerebbe una totale vergogna. Di certo il male non lo fanno ad Agnelli e alla società, visto che l'abbonamento l'hanno già pagato, allo Stadium entrano lo stesso e per di più vanno anche in trasferta a regalare i soldi alle squadre avversarie, oltre a fare scena muta e (peggio ancora) impedire agli altri di tifare con atteggiamenti intimidatori che sanno di mafioso. Il male lo fanno solo alla maglia, in nome di una casta che non tifa Juve ma tifa ultras. Quelli che anche quando lo fanno danno le spalle al campo, dimostrando di farlo ormai meccanicamente, come se la vera partita ci fosse in curva e non in campo.
Questo mi ricorda quando in C i fedelissimi del Foggia si lamentavano degli occasionali che facevano lievitare i prezzi dei biglietti, vista la buona stagione che li ha poi portati in B, arrivando persino a rimpiangere gli anni della D, quando si era in quattro gatti e sembrava di andare a messa a svolgere il rito domenicale. Se davvero vogliamo pensare che questa gente si lamenti solo dell'eccessivo costo dei biglietti (e non ci siano anche altri fini nascosti contro questa società) allora anche in curva sud molti paiono (implicitamente) rimpiangere i tempi in cui si lottava per entrare nelle coppe. La famigerata era del post-farsopoli quando per due anni sembravamo il Torino. Forse questa gente davvero non merita di tifare Juve ma piuttosto merita di tifare per i tifosi della Juve (che la Juve non sono). Perché la Juve non si riassume solo nelle cose tangibili, come i suoi tifosi, la società, i suoi giocatori e (in questi tempi moderni) neppure nel colore della maglia fisica, ma nella "maglia" che in sostanza è l'idea che gli antichi filosofi davano alle cose terrene che venivano dall'ispirazione celeste.
O forse più semplicemente a questa gente si abbassa il compenso che sarebbe potuto derivare dalla rivendita maggiorata dei biglietti, perchè anche l'extra-vendita risente dell'extra aumento dei prezzi? Ditecelo voi e siate sinceri per una volta. Se davvero non siete d'accordo coi prezzi rimanete fuori, sacrificatevi. Lasciate che sia il mercato della domanda e dell'offerta a decidere l'abbassamento dei prezzi, disertando e non abbonandovi. Di voi che pensate più al tifo che alla maglia, si ricorderà anche la sconfitta che avete incassato dalla bolgia subita al Wanda. Perciò fate voi e regolatevi di conseguenza. Visto che neppure ieri in TV vi si cagava, e che di questo sciopero pare non ne parli nessuna testata, seriamente. Senza neppure una intervista che spieghi le vostre ragioni, che sollevi le problematiche che volete portare alla luce. Perché cari Ultras di voi si parla solo speculativamente per metter su trasmissioni contro la società e a me pare che (viste alcune interviste e alcuni arresti) anche a voi vada bene questo gioco al massacro e ne siate persino complici.
Agli altri invece direi di uscire dal guscio di una tribuna che costa anche di più. Prendete voi in mano la situazione e fate casino invece degli altri. Magari cantando sguaiatamente e senza direttore d'orchestra. Qualcosa l'avete pure imparata in questi anni dalle curve. o no?
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