sabato 22 dicembre 2012

Serie A 18> Cagliari vs Juventus 1-3 – La fine del mondo siamo noi


La vigilia di questa partita era stata ampiamente intossicata dal sempre più delirante Cellino, che dopo aver regalato 3 punti alla squadra di Bohemian Rhapsody si lamenta perché non può giocare la partita su suo campetto inagibile da più di un anno e di questo da’ la colpa a chi? A noi. Spara al bersaglio grosso il drittone, come se a decidere su queste cose fosse la squadra che gioca in trasferta. Ve lo immaginate? Sull’autostrada da Torino a Parma, Marotta riceve una telefonata in spiccato accento Sardo: “Pronto Cellino sono, ora ora dal sindaco vengo, la proroga… prorogata è stata, per favore a giocare qui venire potete?” Ma roba da matti! Direbbe Beppe Grillo, la serietà dov’è? Lo sa Cellino quanti dei nostri tifosi han pagato biglietti aerei di andata e ritorno per Cagliari per vedere questa partita? Chi ci ha perso? E poi parla addirittura di campionato falsato. Falsato sarà il tuo cervello.

Non potendo averla vinta, come un bambino offeso invoca il Dio del calcio che ci metta lo zampino, ma sembra più una maledizione. Maledizione che sembra aleggiare per tutta la partita. Alla partenza qualcosa pare non girare per il verso giusto. I timori di un possibile calo di tensione in vista delle feste, ipotizzato da Conte, sembrano inscenarsi in campo. Puntuale come una mannaia arriva un rigore, ginocchio e ginocchio tra Vidal e Sau in area e patatrac. Rigore che, seppur ci fosse, fa urlare grazie al nostro Cellino. Eccolo il demone maya invocato dal presidente ribelle, una partita giocata in una sola metà campo con Buffon che effettua una sola parata, rigori negati alla Juve e cartellini gialli nascosti al Cagliari, rischiava di diventare la nostra terza sconfitta, proprio sotto Natale. Non era proprio serata e te ne accorgi quando Vidal (ancora lui) spara alto su calcio di rigore assegnato per fallo su Giovinco. Partite così ti va di lusso se le pareggi, invece ancora una volta questa squadra non finisce di stupirci: tre cambi Padoin, Matri e Vucinic, quest’ultimo tenuto in panca perché non al meglio, e la nave vira. Il Cagliari porta bene a Matri, e dopo la doppietta all’esordio bianconero proprio contro la sua ex squadra, ne confeziona un altra stasera sbloccandosi, offrendo anche una buona prestazione. L’epilogo è da lieto fine, roba da e tutti vissero felici e contenti.

Qualche rosicone pensa si sia trattata di fortuna, ma il solo vedere le azioni salienti può zittirlo. Persino Mediaset Premium supera se stesso, parlando di un arbitraggio che sfavorisce entrambe ma non trovando nella propria moviola un solo episodio che ci favorisca realmente, se non una sfilza di decisioni che ci vanno contro. Ecco la nuova strategia, inventare cose anche quando non ci sono e farlo a discapito persino del proprio lavoro giornalistico. Non gli rimane che sperare nella Champions che ci tolga energie o nell’infortunio di Chiellini che destabilizzi la difesa, cose ribadite esplicitamente in studio da Lele Oriali. I fatti invece parlano di 94 punti nell’anno solare, record assoluto nel campionato italiano, superata la Juve di Capello che aveva una formazione stellare… tutto il resto è leggenda metropolitana, come le storie dei Maya.

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