venerdì 21 novembre 2025

Gen V - serie TV - seconda stagione (2025)


Ci mette un po' ad ingranare la marcia la seconda stagione di Gen V. Un po' perchè certe esagerazioni non stupiscono più come all'inizio della serie madre, un po' per cause di forza maggiore, che hanno costretto i creatori a ripensare totalmente lo sviluppo degli eventi.
Rispetto a The Boys, si può dire che Gen V ne è un po' il figlio adolescente ribelle, problematico, immaturo. E' come se avesse bisogno di tempo per capire realmente dove vuole andare in futuro.
L'ibrido tra dramma adolescenziale ed escalation sui supereroi folli e violenti ci restituiva nella prima stagione uno spaccato molto più "ristretto" del mondo creato da Garth Ennis. Un concentrato fatto con le stesse trovate di The Boys, ma anche con minor raggio d'azione a disposizione.


"In realtà Cipher è solo il cognome. Mi chiamo Lou. Lou Cipher. Lo so, lo so cosa stai pensando: che brutto nome Lou"



Le mura dell'università per supereroi filtrano gli accadimenti, mostrando agli studenti un solo lato della medaglia, consegnandoci un pugno di adolescenti che faticano a rapportarsi con gli altri, che vivono quotidianamente in un contesto nel quale tutti hanno dei poteri e devono concorrere con gli altri super per poter scalare la classifica di gradimento, sognando di entrare un giorno nei 7. Dinamiche che mescolano scuola e reality e ci regalano una satira pungente sulle università americane: ultra polarizzate, iper competitive, luoghi di frustrazione e bullismo. Il sarcasmo e le esagerazioni però anche in questo caso si scontrano purtroppo con una realtá che finisce tristemente per andare subito ben oltre (impossibile infatti non pensare alla vicenda dell'assassinio di Charlie Kirk). Gen V nei primi episodi di questa seconda stagione finisce per essere quindi una esagerazione di un qualcosa che è già ben oltre quell' esagerazione. Questo rende le prime puntate, viste adesso, meno impattanti di quanto vorrebbero essere e il tutto finisce per risultare un po' ridondante.
Molto meglio va quando invece la trama comincia ad entrare nel vivo, una trama che, come detto sopra, deve comunque faticare più del previsto prima di serrare le fila ed arrivare al nocciolo della questione.

Dopo il cliffhanger della passata stagione il plot doveva per forza di cose fare un giro molto più largo, questo perché doveva riuscire a creare un contesto credibile per la morte di Andre (il suo interprete, Chance Perdomo, è scomparso in un incidente dopo la fine della prima stagione). Era necessario quindi ripensare totalmente l'incipit e lo sviluppo di questo secondo ciclo di episodi, cercando al contempo di offrire un omaggio sentito all'attore che non risultasse stucchevole e poco coerente con le vicende della serie.
Sostanzialmente la (non facile) missione si può dire compiuta. Pur con le lungaggini e gli aggiustamenti che rendono molto lente le prime puntate. Il personaggio di Andre diventa in questa seconda stagione ancora più importante: sarà lui la scintilla che innescherà il desiderio di giustizia dei suoi amici e li porterà a compattarsi per scoprire gli oscuri segreti della Godolkin University e del suo nuovo rettore, Cipher. Il personaggio del padre di Andre, Polaris, sarà qui messo molto più in primo piano e finirà per ricoprire il ruolo di figura saggia, che guiderà i giovani super verso il compimento del loro destino.

"Fermi tutti, mi stai dicendo che hai il potere di non avere alcun potere? Ma è fantastico, in questo modo puoi spacciarti per una persona normale, invece sei uno di noi". 



Non mancano ovviamente i collegamenti con la serie madre. Anzi in questo caso i legami diventeranno ancora più forti e decisivi per la prossima stagione di The Boys. Marie si rivelerà infatti una figura importantissima nel gioco di equilibri della serie e il segreto sui suoi poteri può potenzialmente portare a scenari decisamente interessanti su tutto l'universo di The Boys.

La seconda stagione di Gen V insomma, pur con qualche eccessiva reiterazione della formula risulta decisamente godibile. Dopo un inizio un po' lento, anche imposto da eventi esterni, mostra tutto il suo potenziale, dipingendoci uno scenario pieno di sfaccettature, che getta nuove ombre sulla Godolkin e rende i personaggi molto più centrali nella battaglia contro Patriota e il suo controllo sul mondo.

PRO

- Esagerata, sarcastica, irriverente quanto The Boys
- La trama nella seconda parte diventa decisamente appassionante e apre scenari molto interessanti per il futuro di tutto il brand
- Riesce ad omaggiare adeguatamente Chance Perdomo e a costruire una trama coerente sulla morte di Andre.

CONTRO

- La trama ci mette un po' ad ingranare
- Il sarcasmo dissacrante sulla realtà coglie meno il segno rispetto al passato e diventa un po' ridondante
- Resta una versione ridotta di The Boys, dove i personaggi hanno meno carisma

Voto 7,5




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