lunedì 31 dicembre 2012

Col senno di POI - Un anno di Poi Si Risolve [edizione 2012]

Man mano che si cresce si è sempre meno propensi a considerare un bene gli anni che passano, sia perchè vanno a togliersi agli anni che restano sia perchè si va verso l’ignoto. Non è infatti tutto da buttare il passato, per quanto possa esser brutto, noi invece cosa ci lasceremo dietro?
Per noi tifosi della vecchia signora è stato infatti un anno intenso e ricco di soddisfazioni, con i cori “Siamo noi siamo noi…” accennati a mai finiti quando iniziavamo a renderci conto che questa squadra, al di la di ogni previsione, era davvero forte, ma non volevamo ancora pronunciare quella parola. Un anno iniziato e conclusosi nel segno dell’Atalanta, sul cui campo all’inizio del 2012 conquistavamo il titolo d’inverno. E dopo aver coronato il sogno conquistando il nostro trentesimo scudetto sul neutro di Trieste contro il Cagliari, trovarsela di nuovo di fronte nella partita finale in cui la gioia per la celebrazione casalinga dei neo campioni d’Italia si scontrava con la commozione per l’addio alla Juve di Del Piero, in una partita già leggendaria. La prima delusione, la ciliegina Coppa Italia mancata una settimana dopo aver divorato la torta scudetto, seguita dalla prima vendetta, la conquista della Super coppa Italia a Pechino ancora contro il Napoli. Per tornare a conquistare di nuovo il titolo d’inverno ancora, manco a dirsi, contro l’Atalanta. Un anno solare in cui abbiamo conquistato 94 punti, superando il record della Juve di Capello del 2005 e quello dell’Inter di Mancini del 2007. Da registrare anche il ritorno all’emozione europea nella partita vinta strapazzando i campioni d’Europa in casa del Chelsea.
In mezzo, un estate vissuta a seguire le vicissitudini calcistiche di una Nazionale che si ferma sull’ostacolo finale di una fortissima Spagna.
Sul Versate musicale abbiamo parlato a giugno dell’uscita di A Life within a day, la collaborazione del duo Squackett, al secolo Chris Squire e Steve Hackett (album del quale pubblicammo anche i testi con traduzione). Il chitarrista attivissimo in questi ultimi mesi è riuscito a pubblicare nell’anno solare anche un album in proprio, Genesis Revisited 2, omaggio alla sua vecchia band, avvalendosi della collaborazione di guest star eccellentissime del panorama rock e giovani leve (Simon Collins, Steven Wilson, Nick Kershaw, Neal Morse, Steve Rothery, e molti altri). Il 2012 ha visto anche il gradito ritorno dei Marillion con Sounds that can’t be made, album che ha riscosso pareri positivi ed è piaciuto molto anche a noi, grazie al ritorno a soluzioni musicali più prog abbandonate nei due album precedenti.
Il 2012 cinematografico è stato segnato sicuramente dal ritorno di Peter Jackson e dell’immaginario tolkieniano della Terra di Mezzo, con il piacevolissimo lo Hobbit, film non perfetto ma sicuramente affascinate e gustoso per i fan della saga. Per una saga che comincia nel 2012 un’altra è finita proprio quest’anno: parliamo di The dark knight rises, ultimo film della trilogia batmaniana di Christopher Nolan. Il film ha diviso e ha avuto giudizi controversi, a noi è piaciuto un sacco: è una conclusione degnissima e coraggiosa di una delle opere migliori del regista britannico (che a parere di chi scrive non ha sbagliato un film finora). Tra i graditi ritorni abbiamo apprezzato anche quello del “vecchio” William Friedkin col suo Killer Joe, film di certo “duro”, imperfetto, per pochi, a tratti strafottente, ma che ha mostrato un ottima prova attoriale di un McConaughey sugli scudi. Meno riuscito invece il ritorno di Ridley Scott con un film ancora più controverso (quello che ha diviso di più in assoluto nel 2012), quel Prometeus che pur non dispiacendoci ha mostrato notevoli lacune (soprattutto dal punto di vista della sceneggiatura) assieme a indubbi pregi sul versante della resa visiva.
Tra le sorprese cinematografiche dell’anno spiccano l’opera prima di  Seth MacFarlane, Ted, divertentissima e sboccatissima commedia simil-Griffin, la consacrazione di Ben Affleck come regista (l’ottimo Argo) e il sorprendente 7 psicopatici, seconda regia di Martin McDonagh (forse il preferito del sottoscritto nell’anno solare). A Natale ci siamo visti Tutto tutto niente niente, il ritorno di Albanese, film vedibile e godibile, anche se decisamente inferiore al primo film.
Infine sul versante videoludico come al solito abbiamo preferito giochi “vecchiotti”, abbiamo dedicato poco tempo a questo versante rispetto altri anni, ma è sicuramente degno di menzione un ottimo titolo del 2011 (ma giocato quest’anno): Deus Ex –human revolution, gioco profondo sia come meccaniche di gioco che sotto il profilo della trama e delle implicazioni, sicuramente il miglior titolo giocato quest’anno.
BUON 2013 A TUTTI!

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