venerdì 28 settembre 2012

Deus Ex, Human Revolution – Eidos; Square Enix

"Non siamo ancora alla fine del mondo, ma da qui è possibile vederla"
Nel creare un videogioco (ma anche un film) se si riescono ad azzeccare l'ambientazione e l'atmosfera generale si è fatto gran parte del lavoro. Prendiamo l'ottimo Bioshock, cosa sarebbe senza la magnificenza e allo stesso tempo lo sfacelo di una città subacquea come Rapture, senza la follia che ne pervade ogni angolo? Avrebbe la stessa magia? Fallout 3 senza l'inospitale e pericolosa zona contaminata avrebbe la stessa "potenza"? Gta Vice city senza le sue spiagge, le auto lussuose, i vestiti sgargianti, le missioni alla Miami Vice o alla Scarface avrebbe lo stesso fascino? La risposta ovviamente è no.
Lo stesso vale per questo Deus Ex - human revolution, prequel del fortunato Deus ex (uno dei giochi migliori di tutti i tempi a detta di molti) uscito ormai più di una decina d'anni fa (a cui fece seguito un meno riuscito capitolo): le tonalità gialle, la magnificenza e la "freddezza" delle città, le luci e le voci, tutto trasuda di fantascienza distopica. Oltre alle ambientazioni poi anche l'atmosfera è qualcosa di magnifico: i dialoghi, la sensazione di vivere in un mondo nel quale non ci si può fidare mai realmente di nessuno, i dilemmi morali (oltre all'impatto della tecnologia sulla vita umana e al contrasto tra innovazione esasperata e bisogno di umanità troviamo anche argomenti più "terreni" come prostituzione e perfino eutanasia), le scelte, tutto ciò che ci gira intorno (gli e-book, le email e i giornali che si trovano all'interno del gioco).
D.E.- Human revolution ha poi un altro importante punto a favore, ogni giocatore lo può giocare come meglio crede: è un FPS se tu decidi che lo deve essere e lo affronti in questo modo (potenziando il protagonista per far si che sia un tipo dai modi spicci e votato allo scontro con le armi), è uno stealth se scegli di finire il gioco senza farti scoprire (si può finire senza uccidere una singola persona, a parte i boss), è allo stesso tempo un GDR per le possibilità offerte in merito alla personalizzazione delle caratteristiche del protagonista. Questo è un pregio non da poco.
E' un gioco insomma che pur restando ancorato pesantemente al suo capitolo iniziale non ha paura di osare, sia per quanto riguarda il giocato che la trama.
In tutto questo splendore qualche difettuccio purtroppo c'è: i boss sono male integrati e sono abbastanza incoerenti qualora si adottasse uno stile di gioco votato alla furtività, e (cosa forse un po' più grave) la parte finale del gioco (quella immediatamente prima della conclusione) sembra un po' affrettata e tirata via, non ha la forza che dovrebbe avere, non è all'altezza di 2/3 di gioco da manuale.
Non si incarta nel finale, non è incoerente, non fa nessun salto dello squalo, semplicemente dopo un gioco pieno di scelte, dove ogni missione può essere affrontata con un approccio e uno stile diverso, proprio nel finale non risente di tutto questo ed è invece influenzato soltanto da ciò che facciamo negli ultimissimi istanti.
Deus ex - H.R. è insomma un gioco magnifico, che tutti gli amanti della fantascienza distopica dovrebbero giocare, che non entrerà mai nel novero dei giochi più belli o ricordati di tutti i tempi perchè a causa di qualche difetto (ingigantito da molti) non raggiunge l'eccellenza. E' e resta comunque uno degli esperimenti più interessanti e freschi degli ultimi anni, magari non per tutti (molto riflessivo e "lento").
voto 8+

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