Esistono storie che non esistono… come la rivalità tra Juve e Fiorentina, talmente assurda che va avanti da decine di anni splendendo ormai di luce propria. All’entrata dello stadio in una delle tante interviste ad hoc, create dai media per tener vivo il focolare, si chiede il perchè ad un tizio a caso e la sua risposta è incredibilmente grottesca per quanto esplicativa: “nessun motivo, è così dalla nascita!”. Ora potete ben capire quanto questa gente abbia bisogno di analizzare a fondo le ragioni che le spingano a voler cercare il male per eccellenza nei colori bianconeri, quasi come se per loro fosse un elemento stabilizzante per i loro problemi quotidiani.
Ad ogni modo, lasciando stare gli aspetti di marketing che tutto questo porta ai media, ci sono pareggi che ti devi prendere e portare a casa, al di la dell’orgoglio e della rivalità con chi ti sta di fronte, soprattutto se alla fine si tratta di un punto guadagnato. Ad un osservatore esterno, rimasto in orbita in una missione spaziale della durata di due anni, il tempo bianconero deve essere sembrato rimasto immutato. Ma la spiegazione, al di fuori di ogni teoria relativistica, è ben più semplice, e cioè non ne avevamo più.
E’ dallo scorso anno che continuano a dirci che tutti questi impegni ci avrebbero fiaccati, ed ecco il tempo propizio alla raccolta per i gufi. Perennemente col fiato corto giochiamo a rincorrere l’avversario, ma quando si tratta di proporre qualcosa noi rivolgiamo il nostro pensiero altrove. Neppure un idea, ne il giusto innesco per realizzarla. Da un lato c’era chi affrontava la finale di coppa del mondo e dall’altra chi non avrebbe proprio voluto neppure affrontare il viaggio verso Firenze. Non c’entra quindi l’impegno, magari fosse quello, qui si tratta di stanchezza, semplice e preoccupante stanchezza, quella che quanto arriva devi solo sperare che non ti faccia soccombere. Difatti è quello che stava per accadere, i violacei compiono la partita perfetta e per sfortuna, e anche molta incapacità realizzativa, non prendono i tre punti, che avrebbero voluto dire una settimana o forse un mese di feste estreme per le vie della città.
Cresce nei tifosi juventini la fazione degli oppositori di Giovinco. Ancora una volta la formica appare inadeguata ad affrontare certe partite e ci si meraviglia del perchè Conte, e chi per lui, continui a bruciarlo in partite fisiche come queste, lasciandolo in campo per tutti i 90’ minuti. Neppure mettere ancora Vucinic e Marchisio alla bisogna ci salva dal periodo di appannamento, ora quello che deve farci preoccupare di più, non è il pareggio, perchè non sempre si può vincere (checché ne dicano i chiacchieroni della stampa che ne monteranno un caso), ma è come affronteremo i centometristi del Bohemian con queste premesse fisiche. Urge prova di forza.
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