The last Temptation of Batman… o piuttosto Fuga da Gotham, lo si potrebbe parafrasare vedendolo. La trilogia che Nolan ci lascia di questo vecchio supereroe è davvero inedita, umana e oscura come non mai. Così come Scorsese ridisegnava il Cristo nella sua veste più umana, qui Nolan ci parla di un uomo travagliato, catapultato in una storia forse più grande di lui. Un supereroe stanco che rifiuta di accollarsi questo enorme fardello e quasi vorrebbe “scendere da quella croce” che la città gli ha inchiodato addosso. Una citta corrotta (parafrasi del mondo) che l’ha prima acclamato e poi scacciato come l’ultimo dei criminali. Ma nessuno fugge a cotale destino e la sfida che lo attende (la sua ultima tentazione) sarà davvero ardua. Un nemico più forte, un corpo più debole, non risulta un eresia paragonare i due film, anche solo dal punto di vista puramente concettuale. Quel Bane scelto come “ultimo” ostacolo forse non è puramente un fattore tecnico. Non ha certo il carisma e il fascino di Joker, che lo impegnava più mentalmente e psicologicamente, ma rappresenta per lui una sfida fisica imponente, ma le prove che dovrà affrontare nel “rialzarsi” (The Dark Knight Rises, appunto) sono tutte basate sul corpo più che sull’anima.
Accade così che spinto dalla sua coscienza a scendere in campo, proprio come il famoso Snake Plissken debba lottare contro il tempo in una Gotham che nelle immagini si trasforma palesemente in quella New York, con tanto di identico skyline, scelta non affatto casuale per Nolan, che a questo tipo di citazioni ci ha già abituati in precedenza. Qui anche i fan di Carpenter potranno apprezzare la sottile linea che separa il bene dal male, quella linea che lo stesso Batman cerca di tenere ben visibile agli occhi di chi guarda.
Pochi fronzoli ma effetti speciali inseriti in modo davvero oculato, perchè in fondo si tratta pur sempre di un film “su Batman” (ecco la parola) più che un film “di Batman”. Che indaga l’animo del supereroe ma che non snatura la storia del personaggio, lasciando intatto lo spettacolo delle acrobazie del Batwing e adornando le scene con effetti speciali che resteranno comunque spettacolari ed epocali. In perfetto stile Nolan dunque, che pur facendo film con effetti speciali mastodontici rimane, ormai, uno dei pochi oppositori del 3D. Molti saranno quelli che invano cercheranno la versione con gli occhialini strabici… Non su un film di Nolan!
Un film che rispolvera anche la reputazione di catwoman che tanto in basso era stata portata con quell’orrendo spin off flop.
Il regista però è stato chiaro, questo è il suo ultimo film di (o su) batman, che se la sbrighino i produttori a trovare un regista che possa riportarlo sul grande schermo! Se proprio devono. D’altronde solo lo spoiler del film richiederebbe un articolo a parte e questo ci fa capire quanto ancora una volta Christopher Nolan abbia compiuto l’ennesimo capolavoro. Proprio come la trottola di Inception, il suo finale lascerà i forum pieni di dibattiti e questo terrà in vita il film anche dopo i titoli di coda. E se 20 anni fa Max Pezzali cantava….
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