giovedì 13 settembre 2012

THE BOURNE LEGACY - Tony Gilroy

Un brutto DLC di Bourne Ultimatum… Gli esperti videogiocatori avranno già compreso cosa intendo, gli altri avranno cliccato sul link per capirlo. Confezionato solo per i fan più sfegatati della saga di Jason Bourne, questa pura trovata commerciale, sfrutta appieno l’ombra lasciata dai suoi predecessori tanto che, per non far dimenticare allo spettatore che film sta vedendo, continua a citarlo continuamente nelle notizie alla tv, in una sorta di storia parallela che mentre la guardi pensi: “Ah, Jason! Lui si che intanto si diverte!” Già perchè la storia è così fiacca che è al limite del sonnacchioso, tanto da trasformare il vecchio detto “puoi scappare ma non puoi nasconderti” in un “puoi nasconderti ma non puoi scappare”. Per due interminabili ore si susseguono solo i lunghi dialoghi degli agenti della CIA che mirano a stanare i fuggitivi, da un lato, e cosa fare per nascondersi, dall’altro, intervallati qua e la da scene d’azione. La musica di tensione non si fa scappare nulla, neppure quando il protagonista guarda semplicemente una mappa. Ogni frase, ogni parola sembrano più pericolose di ogni azione… Già perchè “Ahó! Noi c’avemo Edward Norton!” e lo dobbiamo sfoggiare in giro.

Sia chiaro, non è che a me non piacciano i film meno azione e più spionaggio (in tv sono tra quelli che ha molto apprezzato Rubicon) ma non mi puoi per un intero film parlare di stupidaggini morali e spionistiche, al limite della fantascienza, finalizzate non a sovvertire il sistema che Jason, nelle news alla tv, sta combattendo ma a raggiungere un luogo in cui avere un virus che stabilizza la malattia del personaggio, non so se mi spiego. Ho capito che il film l’ha girato lo sceneggiatore degli altri Bourne e quindi prediligi le scene parlate, ma se giri un film d’azione usi i dialoghi per spezzare la tensione e non la tensione per spezzare i dialoghi. A meno che non ti chiami Tarantino.

Finalmente come per magia qualcosa alla fine si rianima, rinasce. Scopiazzando due e tre scene di inseguimento del vecchio Bourne inizia la caccia all’uomo finale condita dal boss del videogame di turno… ecco, visto che era semplice? Magari se il Nemesis lo inserivi prima, e magari lo rendevi più ostico di sta ciofeca di inseguitore, si che ci divertivamo.

Vabbè, non è che mi aspettassi tanto da questo film ma sicuramente si poteva fare qualcosina in più. Il discorso è sempre quello, quando qualcosa finisce, finisce! Inutile continuare a riesumare personaggi solo per denaro. Alcuni gli danno un 6,5 altri si spingono troppo fuori con critiche ed elogi. Io gli do un 6- di incoraggiamento al regista, per il seguito che di sicuro si sarà e che a sto’ punto non so se vedrò.

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