domenica 16 settembre 2012

Serie A, 3> Genoa vs Juventus 1-3 – Come ti curo l’Immobil...ismo



La Donna è Immobile, nel primo tempo… tre per tre facevano sette, quelle delle proverbiali camice sudate dai tre difensori Juve in balia dei tre attaccanti Genoa e dei pungenti lanci verticali che più volte li mettevano nelle condizioni di colpire. L’assaggio amaro della prima frazione pareva avere il gusto della prima sconfitta. Tutti gli elementi erano nel piatto, una difesa in affanno e il pensiero a Londra, il gol di chi avresti voluto tornasse assieme a Giovinco e un Genoa in palla. Il profumo di beffa aleggiava nell’aria e solo grazie a un paio di gol, già fatti, divorati da Immobile prima e dal “bel player” poi, potevamo dire meno male che perdiamo (solo) 1-0.

Ma il secondo tempo ha raccontato un’altra storia. Il leone in gabbia avrà di nuovo ruggito negli spogliatoi e la musica ascoltata nel secondo tempo è stata diversa. Una cosa l’abbiamo capita però, che ancora non possiamo dipendere dai panchinari per il turnover ma che, ahinoi, dovremo farlo. Abbiamo voluto la musichetta… della Champions? Ora dobbiamo pedalare in campo. I cambi l’hanno dimostrato, Vucinic e Asamoah hanno cambiato il volto alla squadra, l’uno per qualità e l’altro per quantità sono stati i registi di quest’imponente rimonta che azzittisce un po’ di gufi, per stavolta.

La paura c’è stata ma alla fine ancora una volta è andata bene e già qualcuno ha inaugurato un nuovo tormentone che fa calamitare le mani degli altri verso il ferro: quattro partite ufficiali e quattro vittorie per Carrera che pare non volersi fermare, onorando il proprio cognome. Allacciate le cinture si vola verso Londra, per ingannare metteremo nel nostro lettore multimediale Roma-Bologna e penseremo, Zeman ha proprio ragione… con lui quest’anno ci si diverte!

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