La passione è ciò che ci rende uomini. Ciò che ci fa piangere, esultare e a volte entrambe le cose assieme. Ciò che ci distingue dai corpi inanimati e dalle piante. Anche se, quest’oggi, mi piace pensare che persino i peli d’erba del campo di siano girati al passaggio del Capitano.
Tutto finisce, prima o poi, nulla è per sempre. Ma solo noi juventini sappiamo come sarà non vedere più il capitano con noi. Così come solo noi comprendiamo e sentiamo sulla pelle e nel cuore, ogni singola parola di questa lettera, perchè dall'inferno al paradiso ognuno di noi ha provato le stesse emozioni sulla propria pelle, uniti gli uni gli altri come fratelli e distanti da tutto il resto come gli abitanti in un lontanissimo pianeta. Solo noi conosciamo il significato di questo trionfo e nessun altro.
Quest’oggi a Torino è passata la storia, beato chi c’era! Nella parata di stelle, le tre sul nostro petto dell’agognato scudetto dell’orgoglio e del ritorno, si è assistito al congedo di una leggenda. Solo lui, come noi, può capire quello che oggi è successo. Solo lui come noi sa cosa ha voluto dire mandar giù veleno ed esser costretto con la forza, dagli altri, a dire che fosse vino. Solo lui come noi, noi juventini! Da quel giorno a Foggia ad oggi pomeriggio in questa meravigliosa casa, che è lo Juventus Stadium, per diciannove anni il capitano ci ha guidato attraverso tutto questo ed oggi è giunto il giorno del doloroso addio. Dell’emozione che riga il volto in uno stadio che pare un tempio in adorazione, quando Alex si erge sulla balaustra e saluta tutti.
Nella giornata della festa più bella, del record di imbattibilità (38 partite su 38) in cui anche chi era rimasto a secco di gol l’ha fatto (Marrone e Barzagli) e in cui anche il destino, pur di realizzare la giornata perfetta è stato disposto a sacrificare uno dei suoi figli preferiti. Con Manninger già pronto, infatti, Chiellini si stira e macchia la festa, ma al suo posto etra Barzagli, il ventesimo marcatore, che entra giusto in tempo per segnare su rigore. Difficile sarà vedere Chiellini domenica nella finale di Roma, ma speriamo potergli dedicare un’altra stella. D’altronde anche nel giorno più perfetto, una piccola nuvola può offuscare il cielo.
Ricorderemo questa giornata a lungo e molti di noi rimpiangeranno di non essere stati allo stadio per anni. Ma se alla fine dovesse arrivare questa Coppa Italia, davvero sarebbe un anno memorabile più di quello che davvero è. Davvero potremmo lasciarci andare alle lacrime più dolci.
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