Sembrava la Befana invece era una strega. Qualcuno la chiama la maledizione della partita post-natalizia, in realtà nient’altro è che l’indigestione del panettone post festivo. Fermarsi tanto a lungo è sempre stato controproducente per le grandi, ma nessuno è mai fregato nulla, è una di quelle cose che si da già per scontato, come quella che fra un po’ ci vedrà giocare su campi resi impraticabili dal freddo e la neve.
Vabbè! Vogliamo dare un po' di colpe a questa squadra? Si dice che se perdi è anche merito dell’avversario, si, ma molte volte è demerito tuo. Demerito tuo se dopo l’1-0 non la chiudi, neppure dopo essere rimasto in superiorità numerica, demerito tuo se continui a mangiare gol e subisci gol su papera del portiere. Demerito tuo se in vantaggio e superiorità numerica subisci il contropiede dalla Sampdoria, non proprio un fulmine di guerra quest’anno, roda da Zeman!
Troppi sono stati i leziosismi del primo tempo, sintomo di chi crede di poter vincere facile, troppa la foga nel secondo dopo il pareggio subito, manco fossimo già sotto 2-1 e nei minuti di recupero. Partite del genere sono un regalo all’avversario più che un merito di quest’ultimo, perché la Samp non ha fatto nient’altro che difendersi ed accettare il regalo di quei due o tre contropiede a difesa sguarnita. Troppi i cross inconcludenti e i passaggi intercettati dall’avversario. Troppo spompati al fine erano i nostri, usciti sconfitti e con le ossa rotte da una partita che la Samp aveva subito messo sul piano più materialmente agonistico.
Se sembro poco sportivo nel non voler riconoscere i meriti dei blucerchiati, mi spiace e non me ne può fregar di meno allo stesso tempo, abbiamo sempre detto che il primo nostro avversario siamo noi stessi e questa partita ci ha fatto ricordare la cosa in modo pratico. Se molli gli altri non ti aspettano.
Oggi in molti si fasceranno la testa, invocando presagi di sventura, altri invece lo spereranno e si parlerà di Lazio nuova antijuve, citando passato e cabala, ma al di là del rischio immediato bisogna guardare avanti con lucidità, credete che davvero che la squadra che è venuta a Torino a difendersi in 11 possa vincere lo scudetto, più si Inter o altre? Mah!
L’unico allarme sarà costituito dal fatto che c’è subito il Milan in Coppa Italia, in partita secca, e poi la trasferta di Parma. Ecco, ora è il momento per rialzarti Juve e non farci gridare all’allarme.
Nessun commento:
Posta un commento