Era ormai da troppi anni che attendevamo di fregiarci di questo titolo virtuale. Inutile si ma molto significativo, per chi come noi ha passato ciò che ha passato. Un motivo d’orgoglio, come dice anche Conte. La speranza ora è che questo ci serva da spone per il girone di ritorno, a partire dallo scontro diretto interno con l’Udinese. Vincere anche quella significherebbe non solo staccare una diretta inseguitrice per la Champions ma metterne finalmente in fila due e staccarsi da questo fastidioso tunnel di vittorie alternate a pareggi.
Il capitano condottiero Conte, incontrava l’Atalanta dopo la “rissosa”esperienza di qualche anno fa, quando lui teneva in panchina Doni il sindaco si Bergamo, e dopo lo scorso anno quando la stessa tifoseria gli gettava i parrucchini in campo. Agli stessi chiedo ora: in che convento si è poi ritirato il vostro santo?
Con quel che costerà l’energia nel 2012 non possiamo permetterci di continuare a sprecarla così senza costrutto. Falliamo troppo sotto porta e devono pensarci tutti a segnare, perchè se aspettassimo gli attaccanti staremmo messi davvero male. Oggi ad esempio delude Matri, ingordo come non mai, però che genio Pirlo e Marrone, con i loro due assist vincenti! Quest’ultimo talmente gasato e impaziente a fine partita, da chiedere insistentemente a Balzarini di riproporgli il suo gioiello per Giaccherini. C’è di buono che stasera ritroviamo il gioco, contro un avversario che pareva più ostico, ma in generale si nota la mancanza di uno spietato mietitore d’area stile Ibra. Il guaio è che l’attaccante l’abbiam già preso e speriamo sia quello giusto, ora invece dobbiamo assistere a questa sorta di nomination che oppone un centrocampista a un difensore di spessore. Prenderli entrambi pare un miraggio, perderli entrambi sarebbe l’ennesima beffa marottiana.
Le statistiche, tanto care a qualcuno, parlano non solo di un girone d’andata senza sconfitte, ma anche di 1 punto in più del Milan dell’anno scorso e di ben 10 punti in più della Juve di del Neri. Dinanzi a noi ora si stende un intero girone di ritorno, speranza tanta ma nessuna illusione, siamo alla metà e non alla meta.
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