domenica 15 gennaio 2012

Serie A 18> Juventus vs Cagliari 1-1 – La maledizione rossoblù

Si può dire che oggi Conte ha sbagliato i cambi? Non penso d’offendere l’idolo del momento se dico ciò. Sarà stata sfortuna, errore o nessuna delle due ipotesi, fatto sta’ che oggi è accaduto questo:

1. Mette Del Piero per Pepe (non al meglio della prestazione), una mezza punta sempre più mezza (dato il suo peso attuale). Si dirà che l’ha fatto per dare alla squadra qualcuno che salti l’uomo nell’uno contro uno, ma tutto ha fatto tranne questo. Si dirà che in questi casi si spera sempre che Del Piero possa togliere tutti dall’impaccio con una sua giocata su punizione, ma sull’1-1 contro il Cagliari sei alla frutta se speri nella sorte, quando invece devi essere tu ad assediare l’avversario col maggior peso offensivo possibile. fatto sta che il primo ha fallito.

2. Toglie Matri per Krasic e brucia totalmente quest’ultimo. Già con un piede nella fossa il biondo (una volta erede di un Mito) si scava la fossa da solo con quel clamoroso gol mangiato a tu per tu con Agazzi. Errore che sugella la sua ennesima prestazione impalpabile. Parafrasando e integrando Totò, dunque, se la serva serve il serbo non serve… più alla causa.

3. Dopo una settimana di polemiche mette Borriello a poco dallo scadere, operazione discutibile se hai intenzione di farlo rivalutare agli occhi dei tifosi.

Diciamoci la verità, a ben analizzare, questa partita Conte se l’è giocata ai dati. Nel tentativo di azzardare una rivalutazioni per i tre giocatori subentrati, ha finito per commettere un clamoroso errore statistico oltre che scaramantico. Statistico perchè se giochi la schedina non ti giochi mai tre sorprese, perchè faresti il gioco dei bookmaker. Scaramantico perchè la cabala parla di 4 pareggi interni (3 in campionato e 1 in coppa, senza contare i supplementari) ottenuti, guarda un po’, con tutte e tre le rossoblù del nostro campionato. Sempre se non si voglia contare anche il pareggio esterno con i rossocelesti catanesi.

Sempre più Mister X dunque. Una quantità industriale di pareggi, di poco inferiore a quella di vittorie (10-8), ma anche una tendenza al peggioramento preoccupante. Insomma, come avevo detto, dopo la “brutta” vittoria di Lecce questa doveva essere la prova del nove, per capire se riuscivamo a uscire dai nostri Gennai nefasti. Il segnale non è affatto buono. La squadra sembra spenta e lontana da quella vista fino a Dicembre.

Stasera col derby di Milano si apre dunque ufficialmente la “sliding door” delle nostre ambizioni. Una vittoria del Milan spianerebbe la strada a quest’ultima verso il secondo tricolore. Lo dice il calendario (loro hanno Novara e Cagliari, noi Atalanta e Udinese, con la Roma in mezzo per la Coppa Italia), lo dicono le nostre prestazioni, lo direbbero classifica e morale. Uno stop del Milan invece potrebbe ancora tenerci in Stand by… a quel punto, e solo a quel punto, potremo chiederci per quanto.

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