mercoledì 6 aprile 2016

The walking Dead - Stagione 6 [Serie TV 2015-16]

In questa stagione gli sceneggiatori di The Walking Dead hanno cominciato a trollare seriamente i telespettatori. Se infatti nelle stagioni precedenti c'erano state delle avvisaglie (tutta la questione Terminus), in queste ultime abbiamo avuto il passo definitivo.
Sono lontani i momenti nei quali The Walking Dead era semplicemente una serie di sopravvivenza, nella quale i protagonisti dovevano scontrarsi con una minaccia "nuova" e sconosciuta, oggi invece abbiamo una serie ciclica (i nostri trovano un nuovo posto e ci si stabiliscono-c'è una minaccia che distrugge quel posto-battaglia-i nostri trovano un nuovo "rifugio"), dove gli zombie sono definitivamente contorno, la minaccia maggiore è composta da uomini, tanto che ormai le "morti da zombie" sono davvero ridotte al minimo rispetto a quelle da proiettile.

Serie ciclica si è detto. Per alcuni si potrebbe sostituire "ciclica" con "noiosa". La decisione di spezzettare la serie in due tronconi ha definitivamente annacquato la storia e allungato il brodo, nel tentativo di riuscire a far raggiungere alla serie il numero di puntate pattuite. E così invece che una lunga storia consequenziale possiamo dividere la serie in "puntata bella", "puntata brutta", dove non necessariamente quelle "spin-off" sono le peggiori (prendiamo quella dedicata a Morgan). Tutto sembra costruito a tavolino per poter raggiungere un fine (spesso la morte di qualche personaggio secondario e inutile): la situazione è apparentemente tranquilla ma all'improvviso uno dei nostri decide che si vuole cacciare nei guai (cose a caso: trovare medicine, sentirsi realizzati, noia, voglia di avventura, pacifismo) portando al "momento tensione".

Il "momento tensione" è la gatta da pelare più grossa e quella dove gli sceneggiatori hanno imparato a trollare. Qualcuno si è messo nei guai ed è in pericolo, qualcuno dei protagonisti principali, come risolverla (visto anche che ormai la serie ha una base di fan molto accanita che non vuole che il proprio personaggio preferito muoia)?

Soluzione 1: Cliffhanger. Da usare preferibilmente come midseason finale o come finale di stagione. Poi magari il tutto si risolve in maniera assurda e inverosimile, ma ormai la tensione è stata creata e lo spettatore se ne frega, pensa già al prosieguo della serie

Soluzione 2: Risoluzione offscreen (da usare preferibilmente e spesso con Glenn). Il tutto si risolve in un modo che allo spettatore non è dato sapere. In questo modo ci si può giostrare il tutto senza risultare troppo inverosimili. "ma come ha fatto a sfuggire a 750 zombie ferito, sanguinante, zoppicante, accecato e senza armi?". Ha fatto!
Non puoi dire che l'hanno risolta in maniera ridicola perché non te lo hanno fatto vedere e comunque nelle successive puntate si parlerà di tutt'altro, quindi avrai altro a cui pensare e non ti accorgerai di essere stato trollato.

Cassonetti, cassonetti ovunque.
Soluzione 3: Morte della carne da macello (altrimenti nota come "comparse" o "personaggi superflui"). Sono loro a salvare la baracca. Non appaiono da 700 puntate, poi all'improvviso durante una puntata nei primi 20 minuti ci sono solo loro e ci fanno "affezionare" alle loro vicende. Perfetto, il trollaggio è compiuto, possono morire, preferibilmente salvando uno dei personaggi principali.

Lo schema di The Walking Dead insomma è ormai consolidato e inscalfibile, tanto che ci si potrebbe andare avanti anche per 20 stagioni. Dice, ma è una serie di zombie, non è che puoi raccontare chissà che. Vero, però è una serie di zombie "di massa", che pretende di avere un certo realismo, che si vanta di non essere trash ed esagerata come Z Nation, però poi trolla e trova soluzioni abbastanza discutibili per risolvere le soluzioni (facciamo un giro per spostare gli zombie da qui a qui invece che farli ammassare in una cava e distruggere tutto, tanto poi succede qualcosa e lo dobbiamo fare comunque dopo).
Ormai la fanbase è larga, ci possiamo pure permettere di far fare ai personaggi cose a caso e subire evoluzioni a caso (Daryl che fa, tappezzeria? Dovrebbe essere un personaggio cazzuto e carismatico ma ormai non decide più manco quando andare a pisciare e lo si vede solo nei "momenti clou"), emblematica la situazione Carol gestita in questa stagione in maniera davvero discutibile.

Ehi, ci sono anch'io, cosa devo fare per farmi notare, ammazzare tutto il cast con un bazooka?
Insomma ormai The Walking Dead è una serie gradevole e poco più, che si lascia seguire ma arrivati alla sesta stagione non stupisce più di tanto, che ha costruito il suo mito su determinate caratteristiche e guai a togliergliele: c'è un nemico cattivissimo e raccapricciante che è così cattivo e così raccapricciante che non te lo mostro, se non nel sesason finale, forse. Magari te lo mostro per 10 minuti per farti vedere quanto è cattivo, ma poi basta, è troppo, anzi sai che c'è? Ti piazzo anche il solito cliffhangerone ad membrum segugium così poi i fan ne discutono per mesi e si divertono a fare il toto morto ("Chi è? Ho sentito una voce, per me è lui". "Ma che dici nel fumetto muore l'altro". "Per me è quell'altro, il cattivo non lo nomina quindi è a rischio", come se poi gli sceneggiatori si facessero 'sti problemi, ancora non hanno deciso: guarderanno l'andazzo dei fan e decideranno poi con calma), fino alla prossima stagione, altro che dettagli.
E dire che basterebbe guardare chi nella prossima stagione degli attori non è più nel cast. Trollaggio puro, appunto.

Pro:
- Qualche puntata ben ideata
- Seppur "costruita" una certa tensione c'è
- Negan sembra (per quanto possibile) un villain interessante

Contro:
- Si allunga il brodo in maniera francamente sfiancante a volte
- I personaggi a volte si comportano in maniera inverosimile e stupida
- Riciclo di situazioni e risoluzioni "deludenti" e posticce.

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