domenica 3 aprile 2016

Serie A 31> Juventus vs Empoli 1-0 - Pranzo e Cena tavolo per 6 (offriamo noi)

A nulla è servito organizzare cene per gufi nei ristoranti napoletani, in cui si promettevano pietanze e bibite gratis in caso di mancata vittoria bianconera, anzi nel giro di due "pasti" la Juve raggiunge il massimo vantaggio sul Napoli e si porta adesso a +6. Mettetela così, per una sera si sono risollevate le sorti economiche di una città (al contrario da quanto previsto da Caressa) che altrimenti avrebbe festeggiato prematuramente uno scudetto non ancora vinto indebitandosi. Stavolta offriamo noi, vi indebiterete alla prossima. L'unica gufata riuscita è stata quella di Allegri, che oggi sul divano seguiva la partita sperando che gli azzurri perdessero punti.


Ma se questa mia premessa può sembrarvi satirica sappiate che le lamentele preventive di Sarri non mi pensano proprio in quanto a fantasia. D'improvviso la serie A scopre che esistono gli anticipi e i posticipi. "Ma come non si gioca tutti alle 15! E da quando?". La Juve che gioca prima diviene "un macigno" sulla testa del Napoli, qualcosa "contronatura" (cit. Sarri ft. Zazzaroni). Al che uno potrebbe fargli notare che, se avessero giocato prima loro, si sarebbero comunque potuti lamentare del giorno in meno, di riposo, dei nazionali. Ma sarebbe stato un gioco di logica sprecata perchè da quelle parti a mezzogiorno la gente si sveglia e alle 18 c'è penombra.

Pensate che anche a noi non piaccia uscire (in pace) il Sabato sera con gli amici o la ragazza, anziché vedere la partita? Avremmo addirittura preferito, come già sottolineato da Allegri, avere più impegni del Napoli perchè questo avrebbe significato andare avanti in Champions. Pensare che avevano persino indetto un silenzio stampa contro Mediaset per il "mercato di Bargiggia", uno che non ci becca mai definito membro influente dei poteri forti. Naturalmente era sparita qualsiasi solidarietà giornalistica all'ex Super Sayan, ora "Giggia Bar" o Bear-giggia. Quel "toccane uno e li tocchi tutti" della casta si era tramutato in un assordante silenzio omertoso, sfociato poi in ridicolo quando il napoletano De Maggio è stato trattato diversamente, in conferenza stampa, anche essendo di Mediaset. Dovessimo indire noi un silenzio stampa contro i media antijuve non parleremmo ai microfoni dall'ante-guerra.

Ma passiamo a parlare del campo. Ieri ho visto Juventus-Novara, campionato primavera, e ho avuto come una premonizione. Stesse maglie (bianconeri contro blu) e stesso punteggio finale. La due partite si sono addirittura assomigliate per occasioni sprecate dalla Juve, ma questo non è bastato a scacciare l'ansia di un 1-0 che non voleva proprio incrementarsi. Il portiere ex Roma, dal cognome impronunciabile, riusciva a prenderle tutte anche senza trattenerne una. A servici la frittura di gufo ha dovuto dunque pensaci il "capo di Manzo". Uno che alla vigilia era criticato su tutti i giornali per la sua astinenza prolungata. Ancora nessun gol in questo 2016, ma noi sappiano che lui segna poco e fa solo gol decisivi. Neppure la passione e l'irruenza di Zaza o lo stato di grazia di Morata hanno potuto più della sua concretezza. Alla fine l'1-0 è un risultato che ci sta persino stretto, per i gol che siamo riusciti a divorarci, strappato tra le maglie ambigue di un arbitraggio sicuramente influenzato dalle polemiche post-derby.

Spicca tra tutti la prestazione di Rugani, che dimostra di avere ampie zone di miglioramento, se solo si capisse che fa bene Allegri a dosarlo, visto che la sua inesperienza porta ancora ad alti e bassi di prestazione. Ieri l'azione del vantaggio parte simbolicamente dalla sua finta in area per portar via l'attaccante empolese, prosegue con lo splendido controllo a centrocampo di Morata che apre al contropiede e si conclude col grande cross del Polpo per la testa del croato. Poi solo controllo e "sfortuna" ma Buffon timbra il cartellino senza particolari patemi d'animo, festeggiando il record coi nostri tifosi. Sul finale pur di non fischiarci un rigore l'arbitro preferisce fischiare la fine, ma tutto sommato chissene, la nostra vittoria e la sconfitta del Napoli ci fa allungare.

Oggi ad Udine al 90° il quarto uomo segnava 6 "punti" di recupero, mentre gli altri bianconeri si divertivano a cantare: "vincerete il tricolor!". Una botta che, seppur non definitiva, non mancherà di mietere vittime dalle parti del Vomero. Subito dopo il derby di Roma, ci sarà da divertirsi a leggere, e sentire, cos'altro si inventeranno per festeggiare il loro terzo scudetto morale.

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