A causa di una caratteristica fisica tra il demenziale e l'assurdo (il protagonista si ritrova un lettore musicale inserito nel petto) Chai vedrà l'intero mondo di gioco attorno a se muoversi al ritmo di musica: piattaforme, nemici, condotti nei quali gettarsi, oggetti da evitare, seguiranno tutti un pattern musicale da affrontare pigiando i tasti a tempo. Pure le schivate, i salti, le "fatality" dovranno essere attivate seguendo il flusso musicale così da ottenere un punteggio che ci consentirà di avere più ingranaggi (i crediti del gioco) da poter spendere per potenziarci. Non sará strettamente necessario premere sempre tutti i tasti a tempo, ma farlo, intuendo con anticipo mosse dei nemici e combo da attivare, ci consentirà di avere vita molto più facile nel proseguire dell'avventura. Man mano che andremo avanti infatti le combo si faranno decisamente più complesse e i boss richiederanno approcci a tratti molto simili ad un classico Guitar Hero più che ad un action game. Sará quindi molto importante "seguire il flusso" e farsi trascinare dalla musica nell'approcciarsi ai vari nemici. Ci troviamo di fronte ad uno di quei classici giochi che possono durare poco ma che se vi fate prendere dalla fissa di ottenere i punteggi più alti saranno capaci di mangiarvi ore su ore.
In tutto questo poco importa che la trama sia davvero esile e totalmente accessoria (compensata in parte da un umorismo simpatico, esaltato da un buon doppiaggio in Italiano) o che le fasi platform siano tutt'altro che rifinite. Si poteva certamente l curare maggiormente la narrazione, visto che il mondo di gioco è estremamente affascinante e ci rimanda ad un futuro distopico dominato dalle corporazioni. Ma il fulcro del gioco resta comunque altro. La musica. E per quanto riguarda la colonna sonora si tratta di un'ottima selezione, che alterna brani originali ad altri su licenza (The Black Keys, Prodigy, Nine Inch Nails) che non potranno non gasarvi se amate le sonoritá elettroniche e metal.
Oltre a risultare sempre fresco e divertente Hi-Fi Rush presenta anche una grafica da cartone animato eccellente, in cel shading, che sta in mezzo tra la tradizione giapponese (robottoni ed esagerazioni tipicamente nipponiche) e i cartoon americani (personaggi, citazioni, stile visivo). A tratti sembra perfino di giocare un fumetto (i baloon, alcuni fermo immagine). Niente male.
A volte insomma è molto meglio ritrovarti di fronte a qualcosa di inaspettato che ti stupisce piuttosto che farti fagocitare dall'hype tanto da dimenticare perfino cosa stavi aspettando con così tanta trepidazione. Microsoft forse ha trovato una nuova IP sulla quale costruire un catalogo di esclusive finora decisamente risicato.
Voto 8
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