martedì 2 novembre 2010

Il 25 anniversario di Ritorno Al Futuro scatena in rete il marketing virale (?)


Prima la scoperta di una scena in “Circus” (1928) di Charlie Chaplin, in cui una strana signora sembra parlare ad un cellulare per strada, poi questa foto della fine degli anni 40, custodita nel Virtual Museum of Canada, in cui un tizio appare del tutto fuori posto e fuori tempo, hanno scatenato in rete, e non solo, un dibattito acceso che coincide con il 25 Ritorno al Futuro. Il bello è che si tratta di due documenti autentici e non manomessi.

Sul primo caso sembra si stia arrivando ad una soluzione scientifica. Fatto salvo il che i walkie talkie sono stati inventati solo negli anni 50, sembra che la donna (o l’uomo travestito da donna) potrebbe benissimamente avere all’orecchio un apparecchio acustico, che in quegli anni avevano più o meno la forma di un imbuto a cornetta.

Nel secondo caso invece la soluzione è un po' più lontana. Il tizio si trovava all’inaugurazione del South Fork Bridge, un piccolo ponte del Canada, abbigliato con un paio di Occhiali da sole moderni, una maglietta stampata (le magliette stampate non esistevano in quel tempo), una pettinatura insolita per gli anni 40 e con uno strano aggeggio in mano che sembra una piccola macchina fotografica. Pare che anche siti dediti alla risoluzione dei seguenti casi si siano messi al lavoro per smentire l’ipotesi del viaggiatore nel tempo. Tutte le ipotesi formulate finora da questi ultimi non reggono ancora, anzi a tratti sembrano quasi arrampicamenti sugli specchi. Se infatti è pur vero che qualcuno abbia potuto inventare o emulare star del passato e i loro bizzarri abbigliamenti, non si giustifica il fatto che abbia potuto prevedere così precisamente la moda che sarebbe apparsa decenni dopo. Genio della moda ante litteram o marketing virale

Personalmente i viaggi nel tempo mi hanno sempre affascinato e sono di fatto più plausibili di qualsiasi atterraggio alieno. Viaggiare nello spazio per milioni di anni luce richiede infatti come postulato quello di viaggiare anche nel tempo. In fondo molti vorrebbero crederci.

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