Prima la scoperta di una scena in “Circus” (1928) di Charlie Chaplin, in cui una strana signora sembra parlare ad un cellulare per strada, poi questa foto della fine degli anni 40, custodita nel Virtual Museum of Canada, in cui un tizio appare del tutto fuori posto e fuori tempo, hanno scatenato in rete, e non solo, un dibattito acceso che coincide con il 25 Ritorno al Futuro. Il bello è che si tratta di due documenti autentici e non manomessi.
Sul primo caso sembra si stia arrivando ad una soluzione scientifica. Fatto salvo il che i walkie talkie sono stati inventati solo negli anni 50, sembra che la donna (o l’uomo travestito da donna) potrebbe benissimamente avere all’orecchio un apparecchio acustico, che in quegli anni avevano più o meno la forma di un imbuto a cornetta.
Personalmente i viaggi nel tempo mi hanno sempre affascinato e sono di fatto più plausibili di qualsiasi atterraggio alieno. Viaggiare nello spazio per milioni di anni luce richiede infatti come postulato quello di viaggiare anche nel tempo. In fondo molti vorrebbero crederci.
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