giovedì 15 settembre 2016

UCL H1> Juventus vs Siviglia 0-0 – Coraggio, non fare la timida!

È il solito timido esordio della Juve in Champions, quello a cui noi più smaliziati siamo abituati. Giocato con le gambe tremanti e la pressione sempre troppo alta per le aspettative. Inutili gli appelli all'umiltà verso i nostri spavaldi tifosi che finiscono (inutile raccontarci frottole nell'era social) per aumentare il barometro sulla testa dei calciatori. Sì lo sono professionisti e può darsi che il loro effetto sia minore di quello che si possa pensare, ma c'è. Ed io spero sempre siano tanto maturi da non farsene influenzare. Ma quest'anno l'architettura montata sulle spalle dei nostri è pesantuccia. Le aspettative sono spesso pretestuose. 

Poiché sull'altro piatto della bilancia si è costruito il partito, furbo e disperato, dell'antipopolo denominato "se non vincete la Champions è fallimento totale". Nulla di più furbescamente esagerato e falso. 

Noi l'ammettiamo, ci proveremo. La fissiamo come obbiettivo perché sicuramente abbiamo più chance di vincerla rispetto a di chi da molti anni, ormai, la guarda da casa. Ma più di questo non possiamo fare, poiché la concorrenza non è affatto molle. 

Non fatevi abbindolare dalle chiacchiere. La Champions è una manifestazione anomala e tutt'altro che semplice da conquistare. Non basta un mercato sontuoso, perché altrimenti PSG e Man City dovrebbero spartirsela ogni anno. Per averne la meglio serve esperienza e cinismo. Si guardi la vittoria sul fil di lana del Real col mezzo (perché non dipende da noi) rimpianto Morata. Uno che con noi in questa competizione ha sempre inciso. Ma soprattutto, dovete mettervelo in testa una volta per tutte, popolo e antipopolo, serve il fattore C. 

Su questo resto fermo sulle mie convinzioni. Chiamatelo C come Culo (se siete superstiziosi) o C come casualità, ma da questo non si prescinde. Lo sanno bene anche quelli che ce lo imputarono due anni fa nel cammino che ci portò a Berlino, salvo dimenticarsene poi su quel rigore non concesso a Pogba. Il fattore C che ti fa colpire una traversa a portiere battuto o che ti nega un rigore su Pjaca che nessuno ricorderà. 

Ma C anche come Cattiveria e Cinismo. Come Capacità di farsi scivolare addosso le pressioni pretestuose di chi ti aspetta al varco. Non a caso, e senza esserci affatto consultati, mentre scrivo sento Allegri in conferenza stampa dire proprio questo. Quello che vado dicendo da due mesi. Siamo tutt'altro che favoriti in Champions e non basta puntare alla sua vittoria per essere definiti tali. Il rischio è fin troppo chiaro e consiste nell'eccessiva baldanza prima della partita e l'esagerata depressione dopo questo 0-0.

A chi porta a testimonianza i soldi spesi fate notare quelli guadagnati dalle cessioni e il positivo bilancio. Come vedrete quanto meno economicamente siamo coperti. Poi possiamo passare a parlare di calcio giocato. Il primo passo è stentato, vero, ma siamo ancora all'alba del girone. Tutto sommato la squadra ha subito un solo tiro in porta ed è stata leggermente sfortunata in fase realizzativa. Le occasioni non ci sono mancate soprattutto nella ripresa, quando c'è stato un piccolo assedio all'area Siviglia. Buffon ha pur sempre fatto una sola parata su un tiro per giunto loffio. Il Sampaoli che predicava il calcio offensivo a tutti i costi ci ha trollato all grande. Barricato sulla difensiva l'ha gettata sullo scontro fisico e alla fine gli è andata bene. Perché se Khedira avesse insaccato subito quella palla d'oro in rete la partita sarebbe cambiata. Col senno di poi sono piene le fosse ma stasera il Siviglia ci ha "fregato". Il loro merito è stato quello di essere riuscita ad imbrigliarci in stile Atletico Madrid, ma con meno tecnica. Il nostro demerito è stato quello di non aver saputo venirne a capo con una manovra più efficace. Alla fine ne è venuta fuori una partita brutta esteticamente che poteva tranquillamente portare tre punti. Gli spagnoli erano battibilissimi. 

Certo le critiche alla formazione messa in campo da Allegri non mancheranno (giusto sia così) soprattutto per quel centrocampo inadeguato all'Europa. Con Lemina al posto di Pjanic ed Evra per Sandro che stasera ci ricordavano ancora una volta chi è il titolare e chi no. C'è poco da fare. L'allenatore è sicuramente l'unico che ha la competenza e la facoltà di fare le scelte che crede giuste (più dei 19 milioni di allenatori da poltrona) Ma è legittimo pensare che si debba iniziare ad abbandonare questo 3-5-2 per una difesa a quattro (più europea) e un assetto più offensivo. 

Perciò stiamo calmi. Non è successo niente. Mettiamoci alle spalle questa partita e facciamone tesoro. Voi che sorridete con quel ghigno, invece, tornate in casa che dobbiamo "parlare". 

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