Un tempo, coi due punti per vittoria, si sarebbe aperta la discussione: bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto. Nell’epoca dei tre punti il dilemma non si pone: stasera il bicchiere è un terzo pieno.
Per inciso l’anno scorso in dieci col Bologna (e non solo) abbiamo perso, quest’anno, grazie al calore del campo e alla forma del momento, in dieci (tranne per l’errore sul gol) abbiamo addirittura dominato e solo per sfortuna non siamo andati in gol più di una volta. Il pareggio dunque ci sta stretto, tanto più stretto se si butta un occhio alla classifica e vedendosi in testa in compagnia si sarebbe voluto passare la notte da soli. Prendi Mazzarri, sconfitto ancora una volta dalla sua bestia nera Chievo, dopo gli elogi ricevuti in seguito alla bella vittoria di Domenica col Milan, ha detto: “meno male così facciamo un bagno di umiltà”. Se le acque autunnali di Torino stasera fossero state più calde ne avremmo goduto un po' anche noi. Il Bologna visto oggi infatti merita la B per il gioco espresso, ne gioverà purtroppo l’Inter la prossima. tanto più che fino ad ora abbiamo giocato solo con piccole squadre senza perciò affrontare esami che altre hanno già superato.
C’è di buono però la prestazione offerta in inferiorità numerica, da buttare invece l’ingenuità di Vucinic su secondo fallo da giallo e l’errore cooperativo De Ceglie-Chiellini sul pareggio. Il discorso dell’arbitro invece è storia a parte. Quante volte si è visto in serie A un’espulsione a comando, influenzata dalle proteste? della serie: quando la mancanza di attributi e fermezza sulle decisioni è più grave dell’errore che si stava per fare.
Non voglio dunque analizzare la prestazione dei singoli, anche se ci sarebbe da fare qualche appunto, ma voglio risparmiare le energie per questo bagno d’umiltà, una bella nuotata notturna che serve a dirci che davvero non bisogna montarsi la testa e pensare invece a non affogare… di nuovo.
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