venerdì 25 settembre 2009

Il gioco è bello quando dura poco, VII puntata – Commando, Behind the enemy lines

Commandos non è un brutto videogame, anzi non nego che mi fece passare parecchie ore di divertimento e che nonostante (come abbia già detto) non fossi un amante dei giochi strategici mi seppe intrattenere. Il tutto è fatto bene, si presenta bene, con una buona grafica e un buon coinvolgimento. Qual è allora il problema? Commandos: BEL è un gioco tremendamente frustrante, per certi versi una delle pietre di paragone del gioco frustrante.
L'obiettivo sicuramente è interessante: distruggere intere roccaforti grazie all'ausilio di un manipolo di uomini non è cosa da tutti i giorni, è un'impresa, un miracolo perfino, e dovrebbe esserlo anche nel gioco. Insomma il realismo è salvaguardato: quasi impossibile nella realtà e quasi impossibile nel videogame.
Il punto però è: ma il divertimento? Se infatti nelle prime missioni saremo incentivati a trovare una strategia più efficace, nei livelli successivi la possibilità di fallimento è dietro ogni angolo, il minimo errore pregiudicherà tutto il livello, con risultati davvero nefasti sulla voglia di ricominciare.
Le armi ed i proiettili sono pochi, e quindi dovremo salvaguardare tutto nei minimi particolari, salvo trovarci alla fine di una missione senza proiettili e quindi di fatto senza possibilità di vittoria.
Dovremo saper usare inoltre tutti i nostri uomini al meglio (ognuno specializzato in un diverso campo): perso uno di loro Kaputt.
Le missioni in se sono abbastanza varie, il problema è che dovendo ripetere centinaia di volte le stesse azioni (visto che per superarne una ci vorrà la perfezione unita ad una buona dose di fortuna) il tutto alla fine diventa stancante e tutt'altro che divertente. Commandos è un discreto gioco, per molti un capolavoro (per quelli che amano il genere), che però è minato da un'eccessiva difficoltà, la dose di tempo rubata dalla pianificazione nei minimi dettagli di tutto ciò che dovremo fare nella missione è elevatissima. Nelle prime missioni riuscire a sbaragliare le basi nemiche è divertentissimo ed appagante, nelle ultime missioni invece diventa ripetitivo e richiede una buona dose di fortuna (un ottimo piano vanificato da una stupidata è quanto di più frustrante ci possa essere in un gioco).
Molte volte l'errore cruciale non era neanche voluto, ma era parte integrante del gameplay (un errore di puntamento del mouse o di risposta lenta ai comandi di quest'ultimo) il che rendeva il tutto ancora più sconfortante.
In conclusione, Commandos non è assolutamente uno dei peggiori giochi a cui abbia giocato, anzi a tratti mi ha divertito parecchio, il modo però nel quale è stato concepito è davvero troppo difficoltoso per un giocatore medio e non esperto del genere.
Stancante.

Nessun commento: