domenica 27 giugno 2021

#euro2020 OTTAVI DI FINALE (#WAL vs #DAN #ITA vs #AUS) Where eagles dare




Cominciano gli ottavi di finale e si dimostrano subito ben altra cosa rispetto alle partite dei gironi: paura di sbagliare, formazione errata, qualche episodio a sfavore e ti ritrovi fuori. Ne sa qualcosa l'Italia che rischia di lasciarci le penne contro le aquile austriache prima di spuntarla ai supplementari. Tutto facile invece per la Danimarca contro un Galles imbarazzante. 


Galles-Danimarca 0-4


Danimarca che agli ottavi ci era arrivata facendo soli 3 punti ma qualificandosi come seconda, grazie ad una grandissima partita conclusiva del girone. Galles invece secondo ci era arrivato abbastanza agevolmente, pur sconfitto all'ultima gara.
Ti aspetti quindi un match equilibrato, tra due squadre con grossi problemi e invece é un ecatombe per i gallesi ai quali non riesce nulla per 90 minuti. In pratica entrambe le squadre hanno ripreso da dove avevano lasciato. 

Britannici che puntano a fare la  solita partita difensiva risolta dai singoli. Peccato che vadano in svantaggio già nella prima parte del primo tempo, il piano fallisce ben presto e da lí evapora del tutto la loro loro gara. 
La Danimarca rischia piú volte di fare il secondo goal già nel primo tempo ma é nel secondo che dilaga. Bale prova a fare da solo in mezzo alla pochezza dei compagni di squadra, ma può poco, ad un tratto sembra quasi girarsi verso l'allenatore per chiedergli "ma sono del mestiere questi?" 
Nel finale, col risultato imbarazzante a loro sfavore i gallesi provano almeno a chiudere in bellezza distruggendo le gambe degli avversari e rimediando un rosso ("se non puoi batterli azzoppali" é uno dei dogmi di tutti i "pasqualibruni" calcistici e loro devono essere dei fedeli seguaci di questa scuola). 
Danimarca che invece si ritrova ai quarti dove troverà la vincente tra Olanda e Repubblica Ceca


Italia-Austria 2-1 (dts) 


Ottavi di finale contro l'Austria, pura formalità pensa chiunque. Si, va bene i vecchi dissapori, le guerre mondiali, l'inno di Mameli che  sbeffeggia gli acerrimi nemici e cosucce cosí ma qua si tratta di calcio ed in quello non c'é storia, siamo e saremo sempre piú forti, senza discussioni. O no?No. 
La partita é ostica, molto piú del previsto. Non riusciamo a fare un'azione che sia una, per Di Gennaro "gli austriaci togliono le linee di passaggio" e lui è uno che ne sa (di calcio come di lingua italiana). Fatto sta che i tiri in porta languono e sulle loro ripartenze si "soffricchia" (suona malissimo, cosí come malissimo fanno gli azzurri). 
Al 32' un sussulto. Palo di Immobile. Ma é solo fuoco di paglia. Finiscono cosí i primi deludenti 45 minuti. 

Ci si autoconvince:"Ci rifacciamo il secondo tempo, calmi". Si, certo, poi però per almeno i primi 20 minuti di secondo tempo non vediamo proprio palla, fin quando alla fine il goal lo subiamo noi ma veniamo graziati da un fuorigioco di mezzo millimetro. Pfiu. 
Ma i minuti passano, dopo lo scampato pericolo si sveglieranno almeno a 20 minuti dalla fine? 
Certo, per causare quasi un rigore se non fosse per un altro fuorigioco malandrino sugli sviluppi dell'azione. Ri-Pfiu. 
Siamo fortunati se non altro, é già qualcosa in mezzo a un simile scempio. 
"Si ma adesso entra Chiesa (a 4 dalla fine, ahivoglia quanto tempo a disposizione) e vedrete che..." ...supplementari e ci va di lusso.

E non appena iniziano i supplementari chi ti va a segnare? "Totò, Totò occhispiritati Schillaciiiiiiii". No, quello era un altro juventino e un altro Italia-Austria. E si giocava in Italia, stavolta a Wembley (prima gara fuori casa degli europei). 
Dicevamo, chi ti va a segnare? Chiesa ovviamente e se non é un miracolo é comunque un segno divino visto come si stava giocando. 


Il maestro che ha tracciato la via 


Ma nei supplementari gli austriaci cominciano improvvisamente a calare e Pessina proprio allo scadere del primo tempo raddoppia. In RAI dopo aver giustamente parlato di gara pessima per 90' minuti e passa si fa il solito giro a 360 gradi ed é tutto un fiorire di elogi per una squadra ed un allenatore straordinari, che anche stavolta hanno fatto sognare (nel senso che si stavano addormentando) tutti. Viva la coerenza. 
E' fatta? Macché: basta un angolo a 7 dalla fine e Donnarumma che si dimentica di coprire il palo per riaprire la gara. E lí sofferenza fino all'ultimo secondo ma alla fine si passa, la battaglia é vinta, "Già l’Aquila d'Austria le penne ha perdute". 
Italia ai quarti ma contro Belgio o Portogallo servirà ben altro per salvare la pellaccia per non finir spennati. 

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