mercoledì 21 giugno 2023

Black Mirror 6 - Episodio 3

Black Mirror 6.3 Beyond The Sea


Dopo una puntata che sembrava uscita da un altro tipo di antologia televisiva, anche la terza puntata della sesta stagione di Black Mirror fa la stessa cosa. Beyond The Sea però è fantascienza pura, quella classica, che potrebbe benissimo stare in Philip Dick's Electric Dreams. Così classica che anzichè essere ambientata in un futuro angosciante, ci dipinge invece un 1969 "alternativo", retrofuturista. Un passato nel quale  gli astronauti, costretti a stare per anni lontani dalla Terra e dai propri cari, hanno a disposizione delle "repliche", dei simulacri che ne riprendono esattamente le fattezze e che possono (se attivati attraverso il controllo mentale dell'"originale", che sta fisicamente nello spazio) vivere quaggiù al loro posto, per un certo quantitativo di tempo a disposizione. Cosa potrebbe andare storto?

Due di questi astronauti, interpretati da Aaron Paul e Josh Hartnett, vivono questa "doppia vita" , dividendosi tra il lavoro nello spazio e i piccoli problemi quotidiani sulla Terra, fino a quando una setta "anti-repliche" compie una strage uccidendo tutti i membri della famiglia di uno dei due, distruggendo pure il suo simulacro.
Da quel momento la puntata prenderà una piega sempre più oscura e cupa, invitandoci a riflettere sul concetto di umanitá, sulla solitudine e sulla natura della violenza.
Quando tutto ciò che ci tiene ancorati alla nostra vita ci viene portato via, cerchiamo di aggrapparci a qualcos'altro, di prenderci anche una vita che non è la nostra ma potrebbe assomigliargli, anche a costo di trasformarci in un mostro. Simulare la propria esistenza si trasforma quindi ad un certo punto in un voler simulare quella di un altro, o in un ibrido tra le due cose. Le conseguenze non possono che essere estreme e violente.



Beyond The Sea riprende la tematica della "doppia realtá", giá vista nella prima puntata. Lì la replica era "fittizia", irreale, opera di finzione, generata da un computer sulla base di informazioni carpite subdolamente. Qui sono i protagonisti stessi a volersi "sdoppiare" vivendo in altri se stessi, che sono perfettamente identici a loro, ed agiscono su loro impulso, provano le stesse sensazioni ed emozioni. Quei simulacri sono umani non perchè fatti di carne ed ossa (non lo sono, non sanguinano se vengono "feriti") ma perchè sono guidati da menti umane, capaci compiere opere di incantevole bellezza (i dipinti) così come di efferata spietatezza (l'omicidio).

Un episodio questo che, pur non rientrando pienamente nei canoni del Black Mirror che fu, ripesca certe atmosfere fantascientifiche e oscure che ne fanno una delle puntate più riuscite del lotto. 

Voto 7,5

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