Bandersnatch è un'opera d'arte

Può esistere un'opera più meta-testuale di questa? Un libro dal quale viene tratto un videogame che però è il titolo stesso della puntata di Black Mirror ma che in realtà non è una vera puntata di Black Mirror ma un modo per testare lo spettatore e giocare con lui? E' il gioco che si fa giocatore e il giocatore che si fa giocato. Chi sta giocando e chi  viene giocato? Sicuri che siate davvero voi a scegliere o forse siete soltanto la ruota in un ingranaggio deciso da Netflix, in una serie di binari già predisposti affinchè abbiate solo l'illusione del libero arbitrio? Vi sembra un caso il "percorso Netflix"? Una semplice citazione? No, è lo streaming che cambia pelle, è l'evoluzione del linguaggio e dei media così come li conosciamo. L'utente che sceglie direttamente cosa vuole in un film e lo fa senza campagne di marketing ingombranti e asfissianti, senza intermediari, L'azienda (Netflix) e l'utente che interagiscono in maniera diretta e senza filtri. Bandersnatch è la quintessenza di Black Mirror: è innovativa, piena di colpi di scena, è rivoluzionaria, è quello che volete che sia. Un film d'azione? Tacccc. Un film horror? Taccc. Volete la fantascienza? Taccc. L'azione? Taccc.

Tutto questo ben di Dio inoltre non rinuncia affatto alla classica miriade di citazioni agli altri episodi (il White Bear, San Junipero...) e alla cifra stilistica della serie. Si può dire che Bandersnatch è l'opera definitiva: qualità e stile in un'unica puntata, con in più anche una grande operazione di marketing. Cosa volete di più? E' la realizzazione delle ambizioni prospettateci dalle tante puntate della serie, qui non ci troviamo in un futuro (vicino o remoto che sia) ipotetico sul quale riflettere, qui ci siamo già, i protagonisti del futuro distopico siamo noi, siamo già manovrati dal Grande Fratello senza accorgercene, cosa c'è di più affascinante e allo stesso tempo temendamente agghiacciante?
Bandersnatch è genio puro, normale restarne invischiati così come il protagonista della puntata, tanto da non riuscire più a parlare d'altro e a condividere il verbo affinché ognuno offra ad altri la sua personale visione.

Voto 10,5 (non esiste? Nemmeno un altro film così esiste)

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