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sabato 15 aprile 2017

Serie A 32> Pescara vs Juventus 0-2 - L'8 nell'uovo

Nell'uovo di Pasqua la Juventus trova il +8 in campionato, che in classifica diventa 80, alla fine di questo testacoda per nulla difficile ma molto pericoloso. Battere Zeman è sempre un piacere, affrontarlo è quasi sempre la stessa cosa, visto le sue storiche difese e i nostri risultati. Archiviata la pratica con (quasi) il massimo del risultato adesso non ci tocca che attendere mercoledì, sicuri che sarà un'attesa estenuante, ma forse meno estenuante dell'attesa che quegli stessi novanta minuti finiscano.

domenica 20 novembre 2016

Serie A 13> Juventus vs Pescara 3-0 – Gioco più gioco meno…

E pure il Pescara si è scansato… o forse no… ed ora cosa scriviamo? Ah già c'è sempre il gioco poco effervescente della Juventus su cui battere il tasto. Un evergreen che in questi tempi di "carenza d'accrediti" fa davvero comodo. USSIgnore, ma c'era davvero bisogno di appellarsi alla corte mondiale dei diritti umani per due accrediti in più (rispetto ai quattro di diritto) solo per annoiarsi vedendo Juventus-Pescara! Ah già, si doveva dare l'idea all'Italia che la contro-contro-risposta a Buffon fosse una rappresaglia della Juventus e non (come invece è) della Gazzetta stessa. Insomma un altro problema inesistente sfornato dalla nostra cara rosea, che chiede aiuto alla casta. Perchè in Italia non esite il problema censura ma piuttosto quello della disinformazione, che è altrettanto pericoloso. 

domenica 7 aprile 2013

Serie A, 31> Juventus vs Pescara 2-1–You can leave your win on


Gli scontri testa coda possono nascondere delle insidie impreviste che solo i più smaliziati riescono a scorgere. Per questo alla vigilia, non solo per pretattica, Conte ha chiesto ai sui di non snobbare l’impegno. E’ proprio in queste partite infatti, quelle che non hanno storia, quelle che devi vincere a mani basse, che la beffa nascosta diviene più gustosa. Il precedente c’era ed era targato 2006, parlava di un quarto di finale di andata tra Arsenal e Juventus (l’ultimo) perso 2-0 da noi a Wembley e di un testa-coda alla giornata successiva, col Treviso, finito 0-0 con netta superiorità nostra.
Non si peccava certo di incoscienza nel prevedere un pareggio a reti bianche anche in questa partita, tanto più che col pensiero alla partita di ritorno col Bayern e col tentativo di preservare le forze per la difficile rimonta, le speranze di segnare si spegnevano via via nei guanti di Pelizzoli, un altro in vena di miracoli da Stadium. Il segreto in queste partite sta di sbloccarle per tempo e stanare queste italiche difese arroccate, più non lo fai più la frenesia cresce e il rischio aumenta. Giusto un episodio poteva venirci a soccorso, un rigore solare su Vidal (per altro lanciatissimo a rete) realizzato dal “bello” addormentato a Torino Vucinic, fino ad allora un autentico disastro, che in una sua successiva fiammata ci regala di fatto la vittoria disinnescando in anticipo, con il raddoppio, il gol spettacolare di Cascione da lontanissimo, a segno anche all’andata con il gol del 1-2 momentaneo. Lo sfogo (amichevole) non trattenuto del mister nei confronti del montenegrino la dice tutta, acuita dalla stupita ammonizione presa per lo strip dopo il rigore.
Questa la Juve vista ieri, sempre in bilico tra presunzione e tentativo di gestione di un risultato che alla fine poteva non essere tuo anche sul 2-0. L’eccessiva sicurezza di aver già vinto, dopo aver avuto paura di pareggiare, ha finito per regalare anche qualche thrilling finale.
La cosa importante però restano i tre punti, uguali a prescindere dall’avversario e dal modo in cui arrivano, che ci mettono ormai a sole 4 vittorie dalla riconferma. Il prossimo futuro è una fiammata ravvicinata di prove che si chiamano Bayern, Lazio, Milan e Torino. Quando il gioco si fa duro i duri iniziano a… spogliarsi.

domenica 11 novembre 2012

Serie A, 12>Pescara vs Juventus 1-6 – Big Show

La rabbia per la prima sconfitta in campionato ha prodotto un mostro, due squadre divorate con 10 gol segnati. Dopo il Nordsjelland, vittima sacrificale di ieri è stato il piccolo Pescara di Stroppa, in balia di un avversario che a tratti li ha paradossalmente graziati. Una vera e propria fiera del gol, il cui gran maestro delle cerimonie è stato Quagliarella che mette a segno una tripletta cinematografica e corona una prestazione impeccabile.