20’ Quagliarella, 74’ Di Natale, 77’ Iaquinta (rig.)
Se tre indizi fanno una prova, dopo le prestazioni poco esaltanti dell’ultimo mese dovevamo preventivare questa sconfitta. Siamo diventati gli sparring partner di una squadra, l’Udinese, con l’acqua alla gola e che non vedeva l’ora di incontrarci per tirarsi su di morale.
La Juve di stasera è stata a dir poco svogliata e appannata. Mai in palla e con la testa fra le nuvole e già ci si chiede come possa affrontare campionato e coppa ogni tre giorni. Proprio loro (o forse era solo Ranieri che ci credeva) che dissero: Tornare a giocare ogni tre giorni ci fa bene perché giochiamo meglio. Collezione infinita di passaggi sbagliati e di palle perse, ecco cosa ci regala giocare ogni tre giorni. Si, gli assenti, ma possibile che una squadra che vuole essere competitiva su tutti i fronti non si renda conto che sono finiti i tempi in cui i giocatori si dividevano tra titolari e panchinari? Continuiamo a dire che serve una seria politica di campagna-acquisti e non più quella che ha portato a Torino giocatori come Andrade, Tiago, Poulsen spacciandoli come fuoriclasse decisivi. La Snai non accetta più scommesse sul minuto delle sostituzioni di Ranieri, tutte puntualmente dall’80 in poi.
Niente da fare, l’Inter è ancora troppo avanti con l’organico. Dovevamo festeggiare il ritorno di Trezegol e invece in una notte sciagurata abbiamo gettato alle ortiche tutte le fatiche fatte per avvicinarci alla vetta. Non voglio citare un giocatore in particolare per questa disfatta, tutta la squadra non ha girato, a partire a Buffon (ancora in ripresa) sino a Giovinco (inadatto alla difesa muscolare dei friulani). Domenica c’è il Cagliari a Torino, attenti alle figuracce.
Nessun commento:
Posta un commento