Giochiamo il jolly con il karma e portiamo via tre punti pesanti ma non proprio meritati. Colpa dell’arbitraggio, della bella prestazione dei viola o per dei demeriti bianconeri… o meglio delle tre componenti combinate, questa sera possiamo dire di essere stati graziati. In un lapsus freudiano post-partita sembrerebbe quasi di averla persa questa partita se non si vedesse il tabellino delle marcature
L’analisi tecnica però ci dice altro. All’imbarazzata difesa juventina, orfana di Chiellini e Molinaro, ha fatto da contraltare il bulimico attacco fiorentino che ha mangiato gol come fosse ad un banchetto di nozze. Oltre al gol di Gilardino infatti, e a qualche miracolo di San Buffon, loro hanno sprecato tanto. Non è che la Juve non sia stata da meno però. Negli sprazzi di maggiore lucidità siamo andati molte volte vicini a chiuderla questa partita. Anche gli angeli mangiano fagioli però, un appunto va fatto su Buffon e sul gol annullato a Gila, l’avesse trattenuta quella palla… ma alla luce della prestazione odierna dobbiamo chiudere più di un occhio per non restare acciecati. I nervi saltano persino a del Piero che palesemente esterna il suo disappunto per la sostituzione, stizza inficiata forse dall’inconscia consapevolezza di non esser stato troppo in palla stasera. Amauri continua nella sua astinenza e mi fa sempre sperare nel veloce del ritorno di Trezegol, che in quest’attacco inconcludente potrebbe dire la sua.
Purtroppo, dopo i meriti da riconoscere anche agli avversari, non posso non criticare la mia squadra stasera, goffa e impacciata, a tratti timorosa. Fatto sta che ormai è dalla ripresa del campionato, dopo la sosta natalizia, che non riusciamo più a convincere. Eccettuata la prova in coppa Italia col Catania, abbiamo annaspato col Siena e non inciso con la Lazio. Urge un cambiamento di mentalità, non possiamo più aprire conti con la fortuna perché primo o poi dobbiamo pagarli.
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