mercoledì 18 febbraio 2009

DOOMSDAY - Neil Marshall

Premetto che sono uno che i film controversi se li va a cercare, quelli che metà giudica un capolavoro, e l'altra metà ritiene spazzatura (alla "La casa dei 1000 corpi" per intenderci). Doomsday è un film che ha diviso il pubblico, ma ho deciso di dargli uno sguardo convinto dalle molte persone che lo hanno associato a Fuga da New York, Mad Max ecc.. Mica pizza e fichi insomma.

Considerazioni
1) Dunque, la protagonista è un'antieroina pessimista con una benda sull'occhio. (Mhhhh, mi ricorda qualcosa, ma andiamo avanti).
2) La Scozia a causa di un virus è stata isolata ed è diventata luogo di perdizione e crimine.
(Qualche sospetto comincio ad averlo).
3) Bisogna mandare qualcuno oltre il muro a recuperare qualcosa di primaria importanza
(Sento puzza di bruciato)
4) Uno dei protagonisti si chiama Carpenter
(ma cos'è uno scherzo?)
5) Nel luogo "contaminato" c'è un leader che si diverte torturando le vittime inscenando show sadici e mortali
(No, non è uno scherzo, purtroppo).
6) La protagonista ripete continuamente:"Hai una sigaretta" oppure "Hai da fumare"?
7) La protagonista viene catturata e la si fa combattere in un'arena con un bestione
(Si, ma qui siamo alla parodia pura).
8) La protagonista uccide il bestione con un colpo mazza ferrata in fronte
(Ormai so prevedere il film ad occhi chiusi)
9) Finale controcorrente
(...).
Se alla fine del film diceva: "Chiamami Jena" spaccavo il televisore

Allora, a me piacciono le citazioni, ma fare un film senza un briciolo di idea scopiazzando tutta la trama di un altro film è assurdo (tra l'altro ci sono anche scene prese di sana pianta da Mad Max, e 28 giorni dopo). Fosse stata una parodia, un film comico o un remake lo avrei capito, ma cercare di fare un film con una certa dignità artistica non vuol dire fare un minestrone per creare una pacchianata piena di scene assurde. Ovviamente evito di citare tutte le cose insensate che accadono nel film, perché altrimenti facciamo notte (una su tutte: un auto trancia in due un autobus e non si fa manco un graffio). E poi mi si definisce Fuga da New York un film di serie B, tse...

Pessimo, voto 4,5 (per le ambizioni)


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