sabato 15 agosto 2009

Mettiamoci in gioco, nona puntata – Goal!

Dopo tanti giochi di nuova generazione, uno di quelli che mi ha fatto passare più ore davanti alla tv, un vecchio gioco di calcio.
Goal in realtà altro non è che il seguito non ufficiale di Kick Off 2, uno dei videogame basati sul calcio più amati e più ricordati (assieme forse a Sensible Soccer), e che si trovò ad un certo punto davanti ad un bivio. Dino Dini, ideatore degli altri due capitoli della saga, abbandonò per alcuni dissidi la Anco, e quindi perse il diritto a mantenere il glorioso nome della saga. Il nuovo gioco quindi fu ribattezzato Goal! e distribuito da Virgin Games, e fu subito un successo (60.000 copie vendute solo nel primo giorno di vendita).
La Anco nello stesso anno sfornò il suo Kick off 3, che in realtà non essendo opera di Dini, era un gioco molto diverso dagli altri della saga, e sicuramente meno riuscito.
Goal! è quindi a tutti gli effetti il vero successore di Kick Off 2. Elencare tutti i punti di forza del gioco è un impresa titanica, per l'epoca (almeno per me) era un gioco estremamente simulativo e con una serie di piccole chicche da lasciare esterrefatti. Innanzitutto era un gioco fluidissimo, lontanissimo da tutta una serie di giochi di calcio statici e dove comandare i giocatori era frustrante, in secondo luogo la palla non era affatto incollata al piede degli omini, e anzi necessitava di un controllo particolare per evitare che andasse per conto suo. Questi accorgimenti da un lato rendevano il gioco molto più difficoltoso e ostico, ma la sensazione simulativa e la velocità erano affascinati. La possibilità di scegliere due visuali veniva incontro anche agli amanti di Sensible Soccer, e della sua "vista" verticale. Un altro aspetto peculiare del gioco era il cosiddetto After-touch (imprimere l'effetto al pallone subito dopo il tiro), che permetteva di effettuare delle traiettorie spettacolari e inusuali per l'epoca, con tiri ad effetto che garantivano una soddisfazione incredibile dopo aver segnato un goal.
L'insieme di rovesciate, colpi di tacco, colpi di testa, rimpalli, situazioni sempre nuove, davano davvero la sensazione di una partita vera, e l'immensa mole di squadre disponibili garantiva un divertimento sempre nuovo. L'uso del replay per vedere le nostre prodezze dopo un goal, la spettacolare realizzazione dei giocatori, l'ottima realizzazione dei campi (con tanto di effetto "bagnato), la possibilità di effettuare sostituzioni, un gioco (quasi) senza punti deboli insomma.
Ho giocato a Goal! ininterrottamente da quando lo acquistai, fino alla rottamazione della mia Amiga 600 (il che è un bel biglietto da visita), si può dire quindi che aveva una longevità altissima.
Dopo il grande successo di Goal! Dino dini, fece poco altro, giusto l'autocelebrativo Dino Dini Soccer (uscito l'anno dopo), e poi un lungo autoesilio (un po' come tutti i vecchi produttori di giochi, disorientati dal mercato videoludico attuale). Resterà comunque un genio nel campo dei videogame di calcio.
Realistico e immortale.

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