MI ricordo che il compagno di classe di mio fratello che per spiegare la differenza tra DC e PSI negli anni della prima Repubblica disse che la DC era la Dream Cast e i PSI era la Playstation Italiana. Be poco ci manca di ascoltare cose del genere anche dai nostri politici se gli chiediamo la differenza che passa tra un monitor e un modem. Ma anche tra un sito o un gruppo (riferito a Facebook). Meglio non scomodare nemmeno l'articolo 21 della Costituzione dunque, secondo il quale:
“Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione”
Gli intenti dei social network sono (fonte Wikipedia):
“Una rete sociale (in inglese social network) consiste di un qualsiasi gruppo di persone connesse tra loro da diversi legami sociali, che vanno dalla conoscenza casuale, ai rapporti di lavoro, ai vincoli familiari”
Vale a dire (applicato ad internet) un’interconnessione anche casuale tra diverse persone nel mondo, non necessariamente ascrivibile a un gruppo politico o ad un mezzo di stampa. Come cioè se ci si trovasse ad in un bar virtuale in cui chi entra inizia a dire qualsiasi cosa gli passa per la testa. Fino a che questo non si si concretizza, o non vi sia una palese ed inequivocabile intenzione di farlo non può essere perseguibile poiché opinione personale. Se invece si tratta di un affermazione colorita o una semplice goliardata (di cattivo gusto o meno) come quella che è stata posta in essere da questo utente di facebook, beh allora stiamo parlando di aria fritta. Il gruppo infatti si iscrive, già dalla sua fondazione, nelle etichette (tag) di affermazioni bizzarre – svago.
La Minaccia: la vera minaccia invece è quella di un potere (quello politico) che per colpire un goliardico oppositore applichi la censura alla rete, non chiudendo (perchè non in loro potere territoriale) ma oscurando una parte di essa in stile Repubblica Popolare Cinese. Non erano loro quelli che definivano le affermazioni razziste e xenofobe della Lega Nord una “goliardata” o “colorita” affermazione di una parte politica. Perseguire i fondatori o anche gli iscritti al gruppo sarebbe come arrestare l’intera curva juventina perchè in una partita con l’Inter grida: “aiuto allarme, Milano in fiamme”, magari ignorando quanti juventini risiedano a Milano. O come fa questo europarlamentare della lega ad una festa:
La Conseguenza: come conseguenza invece abbiamo la pubblicità gratis e a livello nazionale per un piccolo gruppetto (chi vuol trovare 20 milioni di italiani che non voteranno Berlusconi è arrivato a più di 400.000 iscritti) che ha moltiplicato i suoi iscritti in poche ore e che alla lunga non faticherà a fruttare con le regole del social engineering . Si formano così i conseguenti uccidiamo chi vuole uccidere Berlusconi o il successivi uccidiamo chi vuole uccidere quelli ke vogliono uccidere Berlusconi!
Insomma la questione è più ampia e merita altro spazio. Perchè tutto questo odio? perchè siamo tutti aizzati dai politici o perchè i politici ci fanno sempre più incazzare? Con riferimento particolare a chi in questi ultimi 150 anni per essere il più amato del reame si è fatto beffe dei giudici e della pubblica morale.
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