venerdì 4 aprile 2014

CAPTAIN AMERICA (The Winter Soldier) - di Anthony e Joe Russo

Secondo Capitolo della trasposizione cinematografica del fumetto Marvel. Dopo il meeting con gli Avengers, in cui il nostro Captain (Che per illusione ottica visiva tutti in Italia chiamano Capitan)  ha avuto modo di ambientarsi nel nuovo periodo storico e fare nuove superconoscienze, lo ritroviamo più in forma che mai, calato in una nuova avventura rognosa. Stavolta si dovrà guardare le spalle da nemici che credeva sconfitti, ma che si sono fatti strada all'interno della stessa S.H.I.E.L.D. Di chi si potrà fidare?

Nel nuovo capitolo il nostro patriota americano si sgranchisce un po' di più le gambe e entra appieno nel personaggio, dopo un primo "giro di riscaldamento" che sapeva di presentazione. Ad accoglierlo una rossa "scarlatta", che ci proverà senza successo e un nuovo amico "alato", che subito gli fa una lista delle cose migliori che si è perso nel tempo della suo criogenia. Cose che in Italia si trasformano subito in un riadattamento kitch che va da Vasco Rossi a Roberto Benigni. Figurasi se tal patriota americano, della seconda guerra mondiale, compra, veste o ascolta roba straniera. Questa potevate risparmiarvela. Meno male che in quanto a citazioni, ve ne sia sul finale una davvero carina che rimanda al curriculum cinematografico di Samuel Lee Jackson (alias Jack Fury) che in molti apprezzeranno.


Direttamente da Mistero, invece, il nuovo nemico Adam Kadmon (che ha dichiarato: "non mi somiglia pe' niente") alias Soldato d'Inverno che gli darà parecchio filo da torcere, anche dal punto di vista psicologico. Non mancano scene spettacolari, adrenalina e colpi di scena (anche se abbastanza telefonati) in un film che non pretende di essere ne il migliore della combriccola Marvel ne tantomeno di voler percorrere la traccia più oscura e riflessiva degli eroi rivali della DC Comics (che restano i miei preferiti anche in quanto a spessore di trama). Captain America è quel film americano caciarone classico, che va visto al cinema con tutti gli effetti surround del caso. Sicuramente un po' più gustoso del primo capitolo.

Obbiettivo palese della Marvel è ormai quello di creare una sorta di "Serie TV da grande schermo", in cui i vari film siano interconnessi e le cui trame secondarie siano poi demandate ad una sorta di riunione aziendale tra gli Avengers. Perciò (chi ne a visti altri lo sa) regola numero uno stavolta, non solo è quella di alzarsi solo a luci accese ma di aspettare la fine di tutti i titoli di coda per non perdersi le due scene extra.

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