"Pronto Fernando? si lo so ho sbagliato, dovevo chiamarti. Ma mi dicevano che eri solo bello... Che per piacere puó rimediaci qualche vacanza last minute lì dove ti trovi adesso? ... Pronto? Pronto? Ha cascado la linea!".
Dopo 6 anni di spremuta di TikiTaka, la Spagna abdica come il suo re Juan Carlos, per mano di re Arturo Vidal e del suo Cile delle meraviglie. Avvisaglie le avevamo giá avute dopo la scoppola presa in finale di Confederation, lo scorso anno col Brasile.
Come l'Italia nel 2010 esce al primo turno, ma con una partita d'anticipo (noi almeno sperammo in vano fino all'ultimo) lasciando sul tavolo la coppa che si era portata da casa. Una nazionale a tratti inguardabile che pensava forse di vivere di rendita. Fattasi un nome e un vanto, arrivava in Brasile con il biglietto per la finale giá prenotato. A Del Bosque toccherá disdire l'albergo e magari fare questa telefonata a testa bassa all'escluso Llorente.
Il girone B si completa con la rocambolesca vittoria dell'Olanda sull'Australia per 3-2. Nella festa del "gol mangiato gol subito", dallo Svantaggio al vantaggio, dopo essersi divorata il 3-1, l'Australia subisce un contropiede sulla stessa azione e Van Persie non perdona. Poi gli arancio completano la rimonta. Nell'ultima partita se la giochera a birra e salciccie col Cile a chi dovrá evitare il Brasile (e chissa che, visto questo Brasile, qualcuno non bari per giocarci)
Tra i pali del Camerun ritroviamo una vecchia conoscenza, P.E. Baracus dell'A-Team. Per Charles ITANDJE la somiglianza già c'è e dopo la prestazione di stanotte già tutti lo chiamano pessimo elemento. La Croazia gliene rifila quattro, il Camerun viene eliminato e lui resta il peggiore in campo... ma ora se avete il coraggio andateglielo a dire in faccia!
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