Bene ma non benissimo, è stata la hit trash della scorsa estate, e davvero poteva andare decisamente meglio ma rischiava di andare molto peggio. Potevamo centrare la qualificazione con due giornate di anticipo invece balliamo prima insieme col diavolo, rischiando l'eliminazione virtuale, e poi stringiamo la mano all'angelo del compromesso.
Averla ripresa dopo l'1-0 lascia tutto aperto ma con tre punti di vantaggio sulla terza, che visto i prossimi impegni del girone lasciano a noi la possibilità di poterci qualificare più facilmente dello Sporting... fatto salvo il quasi certo primo posto del Barcellona.
Nella notte di Halloween, come dice anche Allegri, abbiamo dovuto "spaventarci" per tirare fuori quello che nel primo tempo avevamo lasciato nel bagaglio a mano. La paura della strega Europa-League ha aleggiato in campo una buona oretta, tra il ventesimo e l'ottantesimo, prima che l'eroe mettesse in salvo la protagonista e rimandasse tutto al sequel. Il mostro è dunque scacciato ma non sconfitto.
Insomma la delusione per non aver centrato stasera la qualificazione viene mitigata dal pensiero di essere riusciti almeno a mettere una pezza alla serata, per poter rimandare tutto all'ultima giornata... perché se la Juve non si gioca la qualificazione all'ultima giornata nei gironi di Champions... non è la Juve.
E' pensare che anche il Barcellona è andato a pareggiare con l'Olympiacos e la vittoria della Juve poteva riaprire persino il primo posto, per quanto presuntuoso potesse essere tale pensiero. Una serata davvero Thrilling, come thrilling e horror è stata la prestazione della squadra nel primo tempo ed in particolare nella persona di alcuni degli undici in campo. Innanzitutto Dybala che non riesce a ritrovarsi in Champions, dopo quella notte magica della sua doppietta contro la squadra di Messi. Non siamo ancora riusciti a ritrovare la coppia Bud-Terence con lui e Gonzalo nella stessa partita. Ogni volta dobbiamo accontentarci a turno dell'uno o dell'altro.
Un altro protagonista in negativo, in crisi ormai più lunga è Alex Sandro. Un Sandro ancora lontano parente di quello dello scorso anno, stasera a tratti stucchevole. Khedira pure, sempre lento e sempre molle. Ma in generale tutti han fatto la loro parte in negativo. Un primo tempo da buttargli una secchiata d'acqua gelata addosso, un gol subito che ci ha fatto poi sudare una partita intera per poterlo recuperare. Troppe volte passiamo sotto e troppe tempo perdiamo poi per recuperare.
Non si può affrontare una partita decisiva per la qualificazione a quel modo, così molli e con tutti questi errori tecnici, con tutte queste palle perse in maniera addirittura dilettantistica. Chiaro che poi lo Sporting ha gioco facile nella difesa ossessiva e nel contropiede a squadra sbilanciata. Memore dell'andata ha dovuto soltanto badare a non subire un calcio dal limite.
Nel secondo tempo i bianconeri danno la prova tangibile che il problema sta tutto nella testa e nell'impegno e meno nelle gambe. Come se questa squadra debba mantenere costantemente la tensione e giocare continuamente a mille per ottenere risultati. Come se dopo tanti anni di vittorie, abbia bisogno inconsciamente e psico-analiticamente di provare emozioni forti per sopperire alla mancanza di fame. Ama i film horror ma non riesce a scacciare ancora i suoi fantasmi... anzi... inizia ad amarli. I momenti di rilassatezza coincidono sempre con pennichelle collettive. Sarebbe bastato entrare in campo diversamente e la partita la si sarebbe potuta portare a casa persino facilmente. Il Pipita ci salva con uno scavetto, ma il mostro resta sotto la città, in attesa di un nuovo scontro.
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