Sarà stato l’apporto del doppio allenatore, Ranieri in panchina e Del Piero in Campo, ma ieri si è visto un primo tempo da Wayne e una ripresa da Hulk. Metamorfosi o trasmutazione in forma? Nella serata da applausi a scena aperta per Giovinco la Juve reagisce con orgoglio e rabbia agonistica all’eliminazione di coppa.
Visto come si erano comportati i nostri nel primo tempo, prima e dopo il gol di Mutarelli per il Bologna, mi sono sentito di pronosticare un 1-1 finale che sapeva di ottimismo, e forse in molti ieri s’erano già rassegnati al materializzarsi del contraccolpo negativo derivante dalla Champions. Sembrava quasi un’amichevole di fine stagione, con la Juventus che rinunciava alle velleità di rimonta in campionato e il Bologna che si godeva il privilegio di poter sfruttare la serata a proprio vantaggio. Giocatori mogi e sconsolati non sembravano più in grado di dar nulla di buono a questa gara, e si avviavano negli spogliatoi nella speranza di riuscire a limitare i danni.
Ma ecco scendere in campo il nuovo mister della Juventus, Alessandro Del Piero. Sprona la truppa, prende da parte uno a uno i soldati e detta la nuova tecnica offensiva: “Lasciatevi cadere addosso le parole del cantante e ascoltatemi, questa partita va vinta, in vista della marcia su Roma di sabato prossimo”… Congetture? Sta di fatto che i bianconeri del secondo tempo sono sembrati lontani da quella ranierica teoria che recita: “vantaggio e copertura”. Scesi in campo con una grinta e una determinazione diversa hanno subito trovato il pareggio con Salihamidzic e poi trabordato con Sebastian e Alex. Giovinco… che gara! Già martedì col Chelsea si era distinto ma ieri è stato un attore protagonista. Nel secondo tempo mister Alex torna a fare anche il calciatore e sigla due splendidi gol che, su azione, quest’anno a Torino non aveva ancora realizzato. Nel complesso però tutta la squadra è apparsa diversa, due facce, una bianca e una nera appunto.
Ma ecco scendere in campo il nuovo mister della Juventus, Alessandro Del Piero. Sprona la truppa, prende da parte uno a uno i soldati e detta la nuova tecnica offensiva: “Lasciatevi cadere addosso le parole del cantante e ascoltatemi, questa partita va vinta, in vista della marcia su Roma di sabato prossimo”… Congetture? Sta di fatto che i bianconeri del secondo tempo sono sembrati lontani da quella ranierica teoria che recita: “vantaggio e copertura”. Scesi in campo con una grinta e una determinazione diversa hanno subito trovato il pareggio con Salihamidzic e poi trabordato con Sebastian e Alex. Giovinco… che gara! Già martedì col Chelsea si era distinto ma ieri è stato un attore protagonista. Nel secondo tempo mister Alex torna a fare anche il calciatore e sigla due splendidi gol che, su azione, quest’anno a Torino non aveva ancora realizzato. Nel complesso però tutta la squadra è apparsa diversa, due facce, una bianca e una nera appunto.
La polemica di turno ieri era: Ranieri vs Trezeguet e alcuni commentatori poco accorti hanno giudicato i doppi cori della Scirea, a sostegno prima dell’uno e poi dell’altro, come un segno di diplomazia. La verità invece è che la tifoseria è divisa. Come mi schiero? Trezeguet alla luce della prestazione di martedì poteva risparmiarsi il suo orgoglio a mezzo stampa e Ranieri poteva rispondergli in privato non cadendo nello stesso errore. La società s’è schierata con il tecnico, io invece mi auspico una riappacificazione rapida perché le condizioni dello spogliatoio e dell’infermeria non permettono che si versi ancora benzina sul fuoco.
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