Furia Serba, verrebbe da chiamarlo, visto le somiglianze somatiche con la Furia Cieca. E’ lui il dominatore della scena, tripletta e altri tre punti in cascina in vista per l’inverno. In verità tra Giovedì e Domenica prossimi scenderemo negli inferni di Manchester (sponda City) e di Milano (sponda inter) tornano di nuovo a terra dove essere decollati. Sarà forse il destino di quest’anno, soffrire sempre e con chiunque, gioire per poi disperarsi, illudersi per poi sconfortarsi. A mente fredda quindi dobbiamo focalizzare l’attenzione su una cosa, prendere quel che possiamo e perdere almeno con dignità.
Prova buona ma non ancora sufficiente, ed è chiaro che sto parlando della difesa, dove ne prendiamo un sacco, sia che perdiamo sia che vinciamo, vedere i gol in solitaria di Matri di stasera. D’altro canto siamo però il miglior attacco (12 gol), proprio in stile Foggentus, del resto Del Neri nel Foggia ci giocava anche. Bonucci sbaglia ancora troppo, incerto e a volte troppo lezioso si crede un campione ma deve lavorare molto. Di Krasic ne ho già parlato, è lui a sopperire alle mancanze degli sterili Amauri e Iaquinta a volte insopportabili per scarsa cattiveria offensivo. Ancora troppo lenti in manovra ma schierati meglio sulle distanze e nei movimenti senza palla. Melo si commuove per il regalo dell’arbitro, un cartellino giallo autografato con dedica: “Al fratello buono di Felipe” e noi con lui ci commuoviamo a non vederlo cucinare le zuppe dello scorso anno. Mi spiace dar ragione ad un uomo come Longhi stasera abbiam visto l’illusione di Udine mischiata allo scempio messo in atto col Palermo.
Questo weekend non possiamo lamentarci, insieme sconfitta dell’inter e vittoria della Juve sarà difficile rivederle spesso. Per ogni sconfitta dei nerassurdi io ringrazierò sempre il Dio del calcio ed in attesa che la marea passi sarò felice di esser smentito da risultati come questi, se ancora non credo in questa Juve. Giovedì speriamo di portare a casa qualche punto, Domenica non abbiam nulla da perdere poiché se loro vincono è più che normale, se lo facciamo noi è un miracolo, il sogno sarebbe un pareggio.
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