Tutto sport l’ha titolata la doccia scozzese e davvero lo è stata, per gli strascichi che lascerà inevitabilmente e perché viene dopo gli elogi di Glasgow. Filtrando i facili umori di chi in pochi giorni ti giudica prima un grande e poi un barbone, perché in sostanza è uno scribacchino, ormai tutti gli indizi costruiscono la prova lampante. Sono sempre più incontenibili infatti coloro che hanno sempre sostenuto che la Champions ci avrebbe tolto punti. Pur di dare adito al suo punto di vista sui calendari anche Conte lo ammette, questa squadra non può sostenere 3 partite in 7 giorni. A questo punto noi Marottoscettici della prima ora facciamo un balzo dalla sedia, memori di quante volte gli abbiamo rimproverato di costruire squadre buone ma mai sufficientemente forti per affrontare tutte le competizioni. Perché la differenza tra un tifoso juventino e un sedicente sportivo (per non parlare dei gufi) è quello di volere una squadra che salti il fosso e che non si accontenti di tornare forte ma di tornare Juve, quella squadra che ha fatto la storia del calcio italiano sia in Italia che all’estero.
Ecco che, alla luce di quanto detto, i dati statistici assumono una dimensione più significativa. 3-0 col Chelsea? sconfitta 1-0 a Milano col Milan! 3-0 col Celtic? 1-0 a Roma coi giallorossi! Ancora una volta una squadra sull’orlo del baratro ci attende per rilanciarsi e noi gli facciamo un regalo gigantesco. E’ successo con l’Inter, che non è riuscita a beneficiarne per propria incapacità di base, con la Samp e il Genoa, subito dopo gli esoneri dei due ex e ieri con la Roma, neo mondata dal mago Zeman. Non mi stupirei se questa fosse una tattica dirigenziale denominata vuoi far risultato coi bianconeri? caccia il tuo vecchio allenatore alla vigilia della sfida. Siamo il film che avrebbero sempre voluto scrivere, ieri una Roma non proprio irresistibile e con ancora un piede nella fossa, ci affossa con l’uomo simbolo, colui che fu spodestato dal rigorino di Osvaldo. D’altronde l’avevo ampiamente pronosticato cacciare Zeman avrebbe alzato il loro livello.
Chiaro però che quella vista ieri non era la solita Juve, quella che l’avrebbe stracciata come all’andata. Quella vista ieri sembrava più una Udinese qualsiasi. Senza cuore, senza testa e senza gambe, non siamo mai davvero scesi in campo. Nessuno che si fosse impegnato seppur lontanamente per la causa, giusto qualche pallone mandato avanti per inerzia e manovre lentissime.
Chiaro che in situazioni del genere il diavolo ci mette la coda. Se il pupone, dopo quello scellerato fallo su Pirlo, foste stato messo alla porta, come avrebbe meritato, voglio vedere se dagli spogliatoi lo faceva quel gol. Aspettiamoci poi sempre più calendari del genere ora che nei fatti e nelle parole abbiamo detto loro che bisogna far così per equilibrare il campionato. Cosa le spostate a fare ste partite se fate giocare noi Sabato-Martedì-Sabato e (uno a caso) il Milan Venerdi-Mercoledi-Domenica? non c’è bisogno di un ragionamento complicato per capire che è una logica davvero maligna. Checchè ne dica l’abbaiante Mazzarri, colui per competere solo in campionato ne prende tre in casa dallo squadrone Vittoria Plzen, in un modo tanto vergognoso e finto che dovrebbe solo tacere e autodenunciarsi alla Uefa. A questo punto anzi, dato che il fattaccio è stato sdoganato, dovremmo anche noi gettare alle ortiche una Champions sempre più deleteria e irraggiungibile, visto la differenza degli organici delle altre ottavo finaliste. Poichè l’unico obbiettivo realmente alla nostra portatata è sempre stato il campionato. Se poi il prossimo anno la Marmotta vollesse degnarsi di comportarsi da Juve, non sentire i finti elogi che ci vogliono già arrivati e costruire una squadra competitiva sui due fronti allora potremo parlare anche di vincere sta’ Champions. Sempre che non voglia favorirci togliendo il disturbo.
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