sabato 2 marzo 2013

Serie A 27> Napoli vs Juventus 1-1 – O’ cucciè è ferit ma nunnè muort

Bicchiere mezzo vuoto o mezzo pieno? Il campo dice un pari giusto perché ci dividiamo un tempo per parte. Sostanzialmente nel primo abbiamo buttato via l’ennesimo vantaggio, arrivato dopo aver dominato la gara, in cui Vucinic ha sciupato un gol già fatto e tanto per cambiare l’arbitro non ci ha concesso un rigorino.  Ah certo, poca cosa in confronto al fatto che i “simpatici” non hanno un rigore contro da 1 anno intero e che in casa non lo conoscono addirittura da 3. Ecco perché quando leggi certa stampa, anti-juventina depaolista, far pressioni per un’intera settimana sulla scelta dell’arbitro (e il fatto passa in cavalleria) pensi, cacchio! Ma allora tutta quella cagnara sulle pressioni di Moggi? Ma siamo alle solite, il complotto rimane sempre e solo di un colore.

Il secondo tempo della Juve è stato pressoché calcolato dai nostri per raggiungere il pareggio finale, il che dal punto di vista della classifica vuol dire conquistarne due di punti, dato che ora gli scontri diretti sono a nostro vantaggio, ma dall’altro lato significa rinunciare all’allungo e non battere il Napoli dal 2000. E dire che di motivazioni ne avevamo anche noi, vista l’accoglienza i tifosi napoletani ci han riservato con pietre e uova. Ci son tifoserie infatti che non vogliono proprio che non li si denigri, a volte anche pesantemente. Ci son allenatori che si sposano perfettamente con determinate tifoserie, che si sentono arrivate e rivali della storia per un paio di anni di gloria. Così Mazzarri, nelle interviste post gara, si produce ancora una volta nel suo tanto famoso revisionismo sportivo che molto piace al fanatismo. E’ in tale ambito che entra il lapsus di Caressa che sul finale esclama “il napoli vince 1-1”. Tutti sognavano e agognavano una vittoria dei simpatici tanto che vederli agguantare il pareggio è già una vittoria.

Quando un avversario è a terra bisogna iniziare a trovare la forza di affossarlo e metter fieno in cascina per quando noi avremo la Champions e loro invece il cinema. Tra le note stonate della serata ancora (tanto per cambiare) l’attacco. Bisogna ringraziare il ritorno di Chiellini per il gol, perchè li davanti è tabula rasa. La caparbietà dell’allenatore non so fino a quando pagherà, molti di noi ormai hanno i nervi tesi per quel che si continua a buttare nell’immondizia.

I nove punti forse da un lato avrebbero potuto farci rilassare troppo, ma i sei, visto la condizione dei secondi partita dopo partita, sono persino pochi, perché il campionato lo si sarebbe potuto ammazzare da tempo ma continuiamo a ferirlo e a farlo incazzare sempre di più.

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