giovedì 7 marzo 2013

Champions League 1/8 R> Juventus vs Celtic Glasgow 2-0 – Otto sotto un tetto…


Doveva essere una pura formalità e alla fine lo è stata, il Celtic non è infatti riuscito ad andare oltre alle assurde e sterili polemiche dell’andata, degne della peggiore vittimista italiana. Lennon dovrebbe invece prendere esempio dai suoi tifosi, festanti e cantanti fino alla fine e persino così sportivi da scambiarsi le sciarpe coi tifosi juventini sia all’andata che al ritorno. Dopo 7 anni torniamo nei quarti, dove nel 2006 uscimmo per mano dell’Arsenal. Le statistiche attuali premiano i bianconeri come il miglior attacco e la migliore difesa sia del campionato che della Champions, certo sono ancora e solo statistiche, che dimostrano però quanto siamo vivi e scalcianti anche in Europa, in attesa della vera prova del nove dei quarti.

Ecco che allora la partita di ieri si trasforma in un’occasione per chi come Quagliarella fatica a trovare spazio, nel tentativo di far cambiare idea ad uno come Conte, che certe cose se le lega al dito. Lo stabiese riesce cosi a propiziare il gol da opportunista ritrovato di Matri e a trasformarsi lui stesso da opportunista, in occasione del raddoppio. Un gol per curva e pratica archiviata con il più classico dei risultati. Se cerchiamo allora di ricordare in quali altre partite quest’anno siamo andati a segno con entrambi gli attaccanti fatichiamo a trovarle, ma di sicuro se ci riusciamo scopriamo che c’è sempre stato lo zampino del Quaglia, che ormai ha una media reti su minuti giocati davvero invidiabile. Avrà cambiato idea il primo esponente del movimento Giovinco? Non penso ancora ma spero ci ripensi seriamente.

Il compito migliore lo consegna forse Pogba, attorniato dalle voci di rinnovo milionario dopo l’apparizione di Raiola a Torino, tutto il pubblico lo invitava a tirare ogni qualvolta si avvicinava al limite dell’area, nelle sue movenze rivediamo sempre più il Vierà che fù. E’ di sicuro tra quelli che in prospettiva non dovremmo lasciarci scappare per paura di aumentargli l’ingaggio, visto la giovane età.

Ora lo so che nei sogni più selvaggi di ognuno di noi si annida quello più proibitivo della coppa dalle grandi orecchie, ma davvero non è ancora il caso di lasciarsi andare a facili entusiasmi, rituffiamoci nel campionato e vediamo di chiudere quello nell’attesa della prossima avversaria, poi potremo tornare a misurare le nostre forse e vedere se è ancora il caso di rimandare le nostre ambizioni o iniziare a dire, ok fatevi sotto.

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