venerdì 1 marzo 2013

GANGSTER SQUAD - Ruben Fleischer

(ovvero con un cast del genere cosa potrebbe andare storto?)

Sean Penn ce l'ho, Josh Brolin pure, mettiamoci Ryan Gosling che acchiappa il pubblico femminile, mettiamoci  Emma Stone che acchiappa quello maschile, riempiamo i ruoli vacanti con comprimari di una certa fama (Robert Patrick, Nick Nolte). Perfetto. Scegliamo un ambientazione affascinate come gli anni quaranta, inseriamo belle sparatorie e atmosfere da film noir con tocchi di western, aggiungiamo qualche dialogo divertente e "stiloso".
Cosa manca?

Gangster Squad è un film affascinate, con una grande atmosfera, e visto il cast poteva essere davvero un ottimo film se non fosse che la più grave mancanza è da attribuire proprio ad una trama debolissima, che spesso fa sfoggio di espedienti, che costruisce dei personaggi con stile ma troppo stereotipati per far si che lo spettatore ci si affezioni.

Le vicende ruotano attorno ad una speciale squadra di tutori della legge che per riuscire a mettere fuori gioco il potentissimo boss devono compiere azioni criminose fino ad arrivare al boss stesso.

La prima parte è interessante, quando invece si devono mettere in atto le gesta di questa "squadra" il tutto appare affrettato, spesso immotivato (dobbiamo agire come dei criminali per far credere che lo siamo, ma poi in realtà per quanto le nostre gesta siano non nobilissime alla fine spacchiamo qualcosa qua e là e non andiamo oltre, rivelando subito la nostra natura), si arriva all'epilogo in maniera abbastanza stereotipata e poco credibile (visti gli intenti iniziali "basato su una storia vera"...).

Se insomma dovessimo giudicare il film solo sulla base del cast (che però non è sfruttato completamente a dovere) o dei colori, dei costumi e di tutto quello che gli ruota attorno ci troveremmo di fronte ad un capolavoro, purtroppo la componente narrativa non è dello stesso livello.

Gangster Squad insomma è un film che ricorda per certi versi alcune opere di Michael Mann non raggiungendone mai le vette (mancano il senso di precarietà dei personaggi, la loro ambiguità, l'ineluttabilità del destino, le musiche sempre presenti e integrate alla perfezione nella pellicola...), risultando alla fine un bel giocattolone pieno di stile e dalla bella atmosfera.

Non ci si annoia di certo insomma, ma forse con un simile cast era lecito attendersi di più.

Voto 7-

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