Perugia, Poznan, Istanbul. Campionato, Europa League, Champions. Diluvio, Tormenta, Palude. Il risultato non cambia, vince il campo, perde il calcio. Al di là dell'antijuventinismo da quanttro soldi sarebbe stato così anche se avessimo vinto o pareggiato. Non c'è nulla da fare. Intanto aspetteremo il giorno in cui capiterà anche a voi. E capiterà non temete. Alla faccia del corriere di trigoria che già piange per la partita del 5 Gennaio, perchè si giocherà di sera. Ridicoli, oltre che fautori di violenze.
Ricordiamo bene la sfida scapoli vs ammogliati di fantozziana memoria, in cui si doveva giocare per forza nel pantano, perchè il campo ormai era stato prenotato? Ecco, a Instanbul è successo la stessa cosa oggi, con la differenza che questa si è giocata a puntate. Scesi in campo ieri sera ci siam sentiti dire che le serpentine non servono affatto per la neve. Annamo bene. Campo impraticabile e tutti a in albergo... o meglio, a trovare un albergo, visto che ormai quello era già tutto pieno.
Nel più grande caos della storia della champions, sulla decisione dell'ora da disputarla, la Uefa per esigenze tecniche (lunedì bisogna essere pronti per il sorteggio) la fa giocare l'11/12/13 alle 14 (15 locali) ed è già un presagio. Sperimenta un nuovo sport, il mud soccer, una sorta di beach soccer nel pantano. Dove non si sa se il pallone si ferma a metà strada o sguscia via come un pattinatore impazzito. Ultimamente sto giocando ad un giochino, Doodle God, nel quale partendo dai quattro elementi di base (acqua, aria terra e fuoco) si deve creare il mondo dalla loro combinazione. Ebbene pare che combinando tutti gli elementi tra di loro si ottenga Galatasaray-Juventus. Una partita nata sotto la più oscura delle stelle, il campo più vergognoso della storia della Champions. Ma quando ci siamo di mezzo noi ne siamo abituati. Semmai sono gli altri che piangono preventivamente. Naturalmente essendo in casa, gli inservienti turchi hanno badato bene a pulire la parte di campo verso la quale dovevano attaccare lasciando la merda dietro. Ma è normale che sia così, non ci possiamo far nulla.
Chiaro che pare del tutto superfluo giudicare la prestazione dei ragazzi in simili condizioni. Conte a fine primo tempo si avvicina all'arbitro e dice: "This is not football". E davvero non lo è stato. Vabbè al destino nulla si può, andiamo a farci la Uefa League, sperando di poter disputare la finale in casa. Con la più fredda coscienza di quanto questa sia più brutta e fastidiosa. Ma tant'è accettiamo la sconfitta e usciamo a testa alta.
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