lunedì 27 gennaio 2014

Er Go' De Peluso [le riflessioni del lunedì]

Giornata decisamente pro-Roma, la ventunesima appena passata, ringalluzzita dalla qualificazione in Coppa Italia e dal nostro pareggio (in 10 uomini) contro la Lazio. E' incredibile come questa gente si deprime e si rianima tanto velocemente. Per due punti guadagnati sulla capolista ritirano fuori tutte le bandiere che avevano accantonato. La Rai, poi, è scatenata, non sta più nella pelle, manco c'avessero già superati. Rispolverano un clima da romanista-pride d'altri tempi, con tanto di canzone su Gervinho al Tg1 (non è uno scherzo) e una Domenica sportiva bardata a festa. Un solo grido e solo titolo: Campionato riaperto! Gli stessi che una settimana fa recitavano il de profundis e si lamentavano della scarsa qualità del nostro campionato. Roba da sindrome bipolare.

Così come è divertente guardarli piangere e lamentarsi contro questo fantomatico sistema e poi dimenticare tutto dopo Er Go' De Peluso. Certo, anche se romano, Peluso nun ha il fascino Vintage de Turone, vuoi mette? Ma sti laziali poi che fanno? Nun se doveveno scansà? Oooooh Noooo 2.0? Altre chiacchiere lanciate al vento. O come il rigorino che gli hanno dato domenica (lasciamo stare) col Verona. Non riesco a dimenticare che sta gente piangeva per un fuorigioco inesistente di Llorente col Napoli, in una partita dominata, e altrettanto campa da trentanni con fuorigiochi realmente esistenti. Bipolari anche in questo.

E non venitemi a parlare del rigore per fallo di mano di Bonucci perchè è la parola d'ordine per farvi sgamare. Quella palla è talmente ravvicinata e con la deviazione dello stesso Bonucci è talmente inesistente che solo un antijuventino lo giudicherebbe rigore. Andate ad esempio a vedere il rigore che ha dato al Torino l'arbitro ancoralui-Tagliavento. Ah, già! Torino-Atalanta per voi non vale neppure l'inchiostro col quale potrebbe essere scritta.

Se invece s'attaccassero ai numeri (come amava invece fare Galliani) potrebbero parlare di una Roma davvero forte che, al netto delle stesse giornate, ha 2 punti in più della Juve dello scorso anno. Ma loro preferiscono rosicare e cuocersi per quello che sarebbe potuto, piuttosto che esser costretti a riconoscerci qualcosa. Comunque andiamo avanti, perchè come dissi anche dopo il 3-0 di Torino è ancora presto e tocca a noi gestire la situzione, senza farci prendere dal loro stesso morbo schizzofrenico.

Gestione che manca all'Inter e a Mazzarri, che dopo una partita in cui non ha nulla da recriminare (ne avrebbe invece il Catania per un rigore negato) se la prende coi tifosi e col clima che alzano a Milano. E per forza! Se voi vi fate dettare anche l'agenda di mercato dai tifosi, che andate trovando? Fate presidente a Bim Bum Bam e state apposto.

A tal proposito lo voglio dire ora, e non è mettere le mani avanti, il pronostico ci darà pure vincenti e possiamo benissimamente farcela, ma domenica a Torino quelli si vengono a giocare la finale di coppa. Che sia chiaro ai nostri giocatori innnanzitutto e ai tifosi di riflesso. Perchè a me piace parlare delle vittorie ottenute non di quelle eventuali. Soprattutto contro i prescritti!

Per il resto, che è successo? Vediamo un pò... il Napoli toppa in casa col Chievo e i tifosi lo contestano manco fosse il Real Madrid (altri bipolari per eccellenza), la Fiorentina si ricorda sempre pià vagamente che una volta doveva lottare per lo scudetto e non riesce ad avvicinarli, l'unica che ride è il Milan, che rimonta il gol di Sau e ritrova Pazzini... Si, insomma, diciamo che lui soprattutto, si è ritrovato quel pallone sulla testa, che ancora non sa come. Ma il calcio è questo e una vittoria è sempre una vittoria.

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