La batosta della penultima di andata è stata davvero grande. Non tanto per il campionato, che ha ancora 20 cartucce da sparare, quanto per il giornalismo sportivo, che per l'occasione aveva liberalizzato e istituzionalizzato il gufaggio. Per il bene del campionato, ci avevano detto, attendevano con impazienza la Befana in attesa di un dono. Ma per loro la Vecchina in bianconero ha portato solo carbone, perchè sono stati davvero cattivi durante queste feste di Natale. Volevano rimettere in piedi qualcosa di più forte e pesante di loro e si sono ritrovati con un brutto colpo della strega, appunto.
Così per poter mettere qualcosa sotto i denti non gli è rimasta che questa nuova tiritera del campionato mediocre. Ma come!? Non eravate voi gli stessi illustri esperti che a inizio stagione tessevate le lodi di Fiorentina, Napoli e Roma, plaudendo al loro mercato e quasi affossando di critiche preventive personaggi come Tevez e Llorente, dati per flop di mercato? Est modus in rebus, dicevano i latini, e voi proprio questa misura non riuscite ad averla. Adesso ne vien fuori che il campionato è già finito e che è mediocre. Proprio voi che con farsopoli avete inventato la bufala del campionato livellato, dell'ora non è più come prima, del chiunque ora può vincere. Che chiacchieroni che siete, e che siete stati. Già dimentichi dei campionati vinti dai prescritti contro una Serie A handicappata.
Nella fiera del "tocca a te, di' ciò che vuoi" non manca di entrare anche olio De Sanctis, che si laurea complottista della settimana superando le scie chimiche e i rapimenti alieni con la new entry del sistema operaio, si, quello che entra in cantiere e ci costruisce lo stadio. A questo signore è superflua qualsiasi replica, se non quella fatta usando le parole del buon vecchio Cetto Laqualunque: "De Santis, non ti sputo sennò ti profumo". Proprio come lui continua a sputare sull'unico scudetto che ha vinto nella sua carriera.
E intanto gli altri? Il Napoli vince facile contro la difesa della Samp e la Thohirese (già Prescrittese) torna alla base ancora una volta a bocca asciutta e si fa superare da un Verona dai "Toni alti". Walter Kloset tira lo sciaquone di lacrime, inveendo contro l'arbitro per un rigore negatogli. Fa festa Lotirchio, che caccia Petkovic e come De Filippo gli dice: "non ti pago!". Nulla di nuovo sotto il sole dunque, neppure dopo il tramonto aggiungerei io. La Fiorentina invece vince amaro, con l'infortunio di Rossi, colpito di nuovo sul famoso ginocchio, ora che era capocannonire della A. Anche Udine non se la passa bene, con Guidolin sempre più stanco di un presidente che gli smantella la squadra ogni fine stagione e un Di Natale che deluso dalle irriconoscenti critiche minaccia il ritiro.
Tutto mentre se già apero il campionato più scoppiettante di sempre, con una sola grande star, quel Naingolan che "tutti lo vogliono e tutti se lo son già comprati" manco fosse Pelè o Maradona.
Nessun commento:
Posta un commento