martedì 14 gennaio 2014

Taglia 52, l'appetito vien mangiando [Le riflessioni del lunedí... Al martedí]

Serie A, giro di boa. É stata la domenica dei record bianconeri. Quella dei 52 punti in un girone d'andata e 11 vittorie consecutive, che a Torino non si erano mai viste. Ma é stata anche la Domenica di Domenico, quel Berardi del giro bianconero lasciato a farsi le ossa a Sassuolo. Con una tetrapletta affossa il Milan in rimonta e esonera Allegri, con qualche mese di anticipo sul suo addio naturale. Sulla panchina gli succede Seedorf, primo allenatore di colore della storia italiana.


Insieme al presente d'oro, la Juve lancia indirettamente anche un bel messaggio per il futuro. Naturalmente scatta automatico il tormentone italiaco: "Nazionale Subito!". Ti pareva! Il ragazzo è giovane ed è bene che non si monti la testa con eccessive aspettative o pressioni, come succede spesso in questi casi (vedi Bardi, Perin ecc.). Fatelo giocare a pallone per ora. Tantopiù che c'è ancora qualcosa da sistemare col suo passato azzurro.

Nemmeno il tempo di accorgersi di lui che già il tentativo di esproprio antijuventino inizia a germogliare nelle rotative di stampa: "Adesso il Sassuolo alzerà il prezzo. La Juve potrebbe perderlo... ecc. ecc.". Ve ne fate di film per essere solo delle parole stampate. Berardi è in comproprietà col Sassuolo ma la Juve ha il diritto di prelazione sulle sue prestazioni sportive. Significa che vogliamo che torni non dobbiamo chieder conto a nessuno.

La Repubblica, come da tradizione, invece è piû subdola. Gioca sul cuore e riporta una storia della sua adolescenza, quando si dice abbia rifiutato la Juve perchè interista. Come se non lo fossero stati anche Giaccherini e Bonucci ad esempio. Insomma l'imperativo è, se sei costretto a portargli la bibita al tavolo annacquala prima un pò.

8 10 20 30... no, non è un quiz di logica, ma il rispettivo distacco di Roma, Napoli, Inter e Milan. Aveva ragione Paolillo, ci fosse stata una fusione l'Intermilan oggi sarebbe in testa con 54 punti. Invece sono ancora li a vedere fantasmi e a aprendersela con Moggi, perchè ha chiamato l'arbitro con la scheda svizzera è gli ha negato un gol e un rigore, in casa contro il Chievo. Fa più casini da fuori che da dentro sta volpe!

Detto questo mai nessuno, tranne che in argentina, alza la coppa dei campioni d'inverno. Ecco perchè è bene gioire si, ma con coscienza. D'avanti abbiamo lo stesso cammino ma con una storia nuova da scrivere. Sta a noi far si che assamigli all'andata. Certo è difficile (se non impossibile) poter tener alta la tensione e la forma fino in fondo, comunque, come da motto, è giusto provarci fino alla fine.

Nessun commento: