giovedì 16 gennaio 2014

IL GRANDE MATCH (Grudge Match) - di Peter Segal

Al cinema danno Rocky vs Toro Scatenato e io che faccio, non vado? Mi metto su la tuta della Boxeur e via. Comunque sia il film, chi se la perde l'occasione di vedere la sfida sul ring di due icone del genere? Poi nessuno piú di noi italiani puó capire cosa sia questo evento. Lo scontro tra due personaggi italo-americani, entrambi a suo tempo doppiati dall'indimenticato Ferruccio Amendola. La resa dei conti finale dunque

Si ma ora non prendetelo per un film che si prende troppo sul serio. Andatelo a vedere rilassati. Non si tratta proprio di Rocky contro Jake LaMotta, quando piuttosto della loro allegoria. Il grande match è fondamente una commedia in salsa celebrativa. Con tanto di triangolo amoroso e tutti gli orpelli del caso. Un film che va visto per passare due ore di stacco.

Come quando Stallone va dal macello e vuole iniziare a prendere a pugni un manzo appeso (alla Rocky) e il suo allenatore lo ferma prima che possa sferrare il colpo e gli dice: "che fai? Guarda che siamo venuti qui per comprarla la carne, mica per prenderla a pugni" e Stallone sorpreso fa "scusa avevo capito che..."
Ecco, in questo sketch c'è tutta l'essensa del film. Qualcuno potrà anche esserci rimasto male nel non vedere qualcosa di piú serio tra i due, ma se ci fosse stato allora si che sarebbe divenuto un film ridicolo, a mio parere. Si insomma due "vecchietti" su di peso in una storia seria di boxe? No, dai! Anche se durante il film DeNiro sembra davvero perdere un bel po' di chili tra il primo e il secondo tempo. Peggio se fosse stato una cosa alla Alien vs Predator. Per carita!

Qui ci sono questi due ex pugili acerrimi rivali, 30 dopo il loro ultimo incontro, a cui viene proposto un match celebrativo che sa di "bella". Tra i due c'è una vecchia ruggine mai risolta, riguardante una donna "contesa" (kim basinger), e uno spareggio mai concesso.

Ecco a voi della trama ora non serve sapere altro. Se una cosa forse stona, parlando dal punto di vista affettivo e non tecnico, è vedere DeNiro che impersona un irlandese. Vederlo entrare sul ring con il trifoglio anziche col tricolore sà di tradimento, visto l'ospitata che i due hanno fatto al TG1 per promuovere la pellicola. Ma l'ho detto, questo è un altro film e poi l'irlandese l'ha giá fatto bene in quei bravi ragazzi.

Come detto, dunque, non ha la pretesa di essere un capolavoro, piuttosto ha il tono da rimpatriata. Un occasione per rivedere sul grande schermo Kim Basinger e lanciare Jon Bernthal, gia apprezzato in Snitch - L'infiltrato, ma soprattutto nel ruolo di Shane in The Walking dead .

Il motivo per cui non dovete assolutamente alzarvi dalla poltrona sui titoli di coda invece, é una ciliegina pugilistica che vale tutto il film. Un po' come succede per Una Notte da Leoni 3 (citazione non casuale) il dulcis è in fundo. Annunciato già da qualche tg, ma non legato a questo contesto per non spoilerare, resterà un incontro storico.

Voto 6,5

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