domenica 19 gennaio 2014

Serie A 20> Juventus vs Sampdoria 4-2 - La dodicesima notte

Arriva il 12, l'autobus blu (cerchiato) che porta a Roma, palcoscenico della ravvicinate sfide con Roma e Lazio. Se avessimo la certezza di non allenarci su campi di patate, che di sicuro vorranno concederci gentilmente i nostri avversari capitolini, si potrebbe addirittura appampare le tende per una settimana.

Il tono iniziale della sfida di ieri è quasi quello della scampagnata, della preparazione all'infuocato match di Coppa Italia. Un primo tempo spettacolare pieno di ritmo e con giochi di prestigio che disorientano un avversario in balia della Signora omicidi. Tanto che per un paio di volte abbiamo creduto di essere giá arrivati e stavamo quasi per buttare via il biglietto, col controllore ancora sul mezzo.


E' stato allora che la vera antijuve si è palesata in campo, l'appagamento. Parola d'ordine, per questo ritorno, dovrà essere proprio guardarci da questa. Se un plauso può esser lasciato a loro, è l'aver saputo essere pericolosi sui calci sui calci d'angolo. Ma è da lì che, quando la testa perde di giri, i pericoli maggiori possono arrivare. Eccettuiamo comunque lo sfortunato autogol di Barzagli.

Si è detto che se le squadre di Conte non girano a mille non rendono al massimo, perchè quando siamo scesi a giocare al loro livello tecnico, è sorto qualche problemino di troppo. Ma abbiamo anche avuto la lucidità di rialzarci dopo i due schiaffi. Loro invece si son fermati su quella traversa di Gabbiadini, l'altro parimonio bianconero, che si gode così una doppietta e un'ottima prestazione.

Prestazione in chiaro scuro dei nostri. Come Vidal che segna una doppietta e va in doppia cifra, ma il suo lato oscuro confeziona un paio di passaggi sbagliati da brivido. O Llorente, il pistolero che svetta meravigliosamente su un calcio d'angolo (finalmente fruttifero) e poi spara fuori nel suo clamoroso duello col portiere. Pogba invece fà quasi il percorso contrario. Dopo una partita in penombra, spegne definitivamente i riflettori sul match con un gol dei suoi. Un missile da fuori aria che porta l'autobus a destinazione. Peccato per Tevez, che non sfrutta ancora una volta il fermo forzato del capocannoniere Rossi, per avvicinarlo.

Si aggiorna dunquè il pallottoliere zebrato e parliamo della bellezza di 12 vittorie consecutive (10 in casa), 55 punti, 50 gol (30 in casa, 3 a netti partita). Se i numeri potessero scendere in campo non ci sarebbero santi per la Roma. Ma in campo scendiamo noi con gambe e testa, e la partita di martedì è una di quelle rivincite da prendere davvero con le molle.

[all'andata era andata...]

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