lunedì 30 giugno 2014

Per qualche minuto in più - Brasile14 Ottavi di finale #3 e #4

Robben lascia l'Olanda in ballo
Sono ottavi per pistoleri. Non per il pistolero Suarez (detto anche il cannibale) e la sua squadra, (unica finora a uscire nettamente da questi ottavi) ma per Pistoleri da calci di rigore. Tra carillon e spari sul finale di musichetta. Occhi negli occhi, attaccante contro portiere, come in uno spaghetti western brasiliano. 

Ci lascia così le penne il pistolero messicano, freddato dal gringo olandese sull'ultima nota, proprio quando credeva di poter bere l'Aranciata al sole... o arrivare almeno ai supplementari (dopo il pareggio di Sneijder). Agli Orange infatti (tra i favoriti di questo mondiale) gli ci è voluta quasi la fortuna del Brasile. Passano con un rigore al 90' e portano a casa la pellaccia e non uscire dal ballo. Eliminazione più amara di un Habanero per i messicani, che non ci stanno e se la prendono con Robben, accusandolo di essere un tuffatore più che pistolero. La rete allora si riempie di allogorie e immagini photoshoppate, a lui dedicate e contro di lui assemblate. 

Ma come altre sud americane in questo mondiale, i Tacos sfoggiano lamentele inutili, poichè si, in vero Robben si era buttato, ma non nell'occasione del rigore concesso. Era accaduto in una azione precedente e poteva venire sanzionato con un giallo dall'arbitro. Non puoi invece che prendertela con te stesso, Chico, e risalendo sul tuo cavallo consolandoti con l'ottimo mondiale.

Gekas non affonda Navas
Chi di rigore ferisce, di rigori perisce. E' la storia della Grecia, la quale credeva di poter ripetere l'exploit del 2004, continuando a spuntarla nei minuti finali. Anche lei, infatti, si era qualificata a questi ottavi con un calcio di rigore all'ultimo minuto contro la Costa D'Avorio e ieri quasi si ripeteva, acchiappando i supplementari per i capelli, sul finale di tempo. Papastathopoulos da Gekas toglie. I costaricensi asciugano le lacrime e approdano ai primi quarti della loro storia, grazie alla nave Navas.

I greci si erano accattivati i favori di alcuni, dopo che i giocatori avevano rinunciato a qualsiasi premio in denaro: "per noi l'unico premio e servire la nostra nazione". Saranno rimasti delusi in molti, quindi? No, dai alla gente basta poco per gioire comunque (anche da stranieri). Puoi ricordargli che la Costarica non ha un esercito, dimostrazione di quanto questo popolo sia pacifico. Ad altri invece basterà ricordare che questi ci hanno battuto, come a quelli che inneggiavano Suarez. In fondo ci vuole poco per pilotare i consensi della gente.

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