sabato 20 febbraio 2016

Serie A 26> Bologna vs Juventus 0-0 - Venerdì Di Quaresima

Si sa, non sempre si può vincere. La Juve lo faceva in campionato addirittura dalla notte di Halloween 2015 (quella del derby). Cosa che non solo gli è valsa l'uscita dal regno dei "morti", ma che le ha permesso anche di tornare in testa, per la prima volta in questo campionato. Dopo questa impressionante serie di 15 vittorie (record personale) la Juve digiuna. Lo fa in un Venerdì di quaresima, il 19 Febbraio del 2016 (4 mesi dopo) nella maniera più naturale che ci sia. Nel giorno in cui, forse, la probabilità che accadesse era più alta.

Probabilità dettata non solo dalla suggestiva concomitanza quaresimale, ma anche dal particolare momento in cui questa partita cadeva, cioè dopo Juve-Napoli e prima di Juve-Bayern. Due passaggi storici della stagione. Uno di quei momenti in cui i giocatori escono dall'euforia del passato per entrare nell'ansia per il futuro. Juve-Bayern non è una partita qualsiasi ma la partita più difficile della stagione. Nel momento più delicato della stagione. In cui bisogna fare l'inventario degli uomini e misurare le proprie energie.

Non si tratta di accampare scuse. Semplicemente queste partite vanno così. Spesso e volentieri si "ciccano", come quei palloni che non senti davvero in rete e che getti alle ortiche senza nemmeno incazzarti. L'avessimo vinta staremmo parlando di un attimo da registrare su futuri dvd. Uno di quelli che (come spesso accade) ricostruiscono uno scudetto. Non è stato così e tutto rimane fossilizzato nella sua incertezza. Magari quel momento storico (per noi o per loro) è solo stato rimandato di qualche giorno o di qualche settimana. Solo il tempo potrà dirlo. Intanto però il pareggio che esce da questa partita è sostanzialmente giusto. persino più giusto di quello che (grazie a Zaza) non è arrivato col Napoli.

Nei campetti delle "periferie calcistiche" come Bologna, dove il tifosotto ignorato e frustrato sfoga la propria mediocrità gettando sassi o bombe carta verso questo grande sfogo italico che è la Juve. Questo mostro ancestrale creato dal populismo contro cui scagliarsi per sentirsi vivi. Questa opportinutà grazie alla quale l'ignoranza può finalmente distinguersi dalla "pallosa" quiete e dallo "snobismo" intellettuale di questa storicà citta italiana. Una sorta di diritto che anche gli stolti pretendono e si prendono.

E' in questi pantani ideologici che spesso si rimane intrappolati. Era già successo al Napoli. Anche a lui appena dopo aver conquistato la vetta. Oggi c'è poco da fare. E' quello che ottieni se non ci credi mai veramente per una partita intera. Se non fai mai un vero tiro in porta. Se non riesci a trovare il bandolo della matassa tra l'organizzata difesa bolognese. Si lo so, sono quasi commoventi queste squadre quando si impegnano così strenuamente per ottenere questi prestigiosi pareggi, ma se non opponi alcun veto alla loro volontà il pareggio è il risultato più giusto.

Nessuno dei nostri che si sia distinto per volontà di vincerla. Zaza abbiamo sempre detto che è più esplosivo entrando dalla panchina è così è stato. Altro pronostico mantenuto. Persino Dybala non si è visto. Come non si sono visti coloro che dovevano rifornire le punte. Pogba scende in campo per perdere non so quanti palloni. Una squadra parsa si stanca ma forse più stanca di cercare l'enensima vittoria. Finisce senza infamia e senza lode. Partita scialba e anonima che non ricorderemo se non per il suo rognoso 0-0. Reti bianche, partita pallida, Juve cianotica.

A questo punto è inutile persino analizzare il momento, dato che, come detto, è ancora tutto in divenire. Anche se il Napoli lunedì dovesse battere il Milan (cosa probabilissima). Talmente in divenire che lo "spezzatino" allunga e lo dilata lo spazio tempo che ci separa alla partita del San Paolo. Dopo 15 partite ci sta anche di pareggiare è tant'è stato. Magari ci si poteva mettere più impegno o magari ne abbiamo preteso troppo finora. Qualcuno tira fuori i record falliti. Record che se poi alla fine non portano allo scudetto non contano a nulla. Quel famoso record di 17 vittorie dell'inter. Quello che vincendo oggi e con l'Inter si sarebbe stato solo (ancora) eguagliato. Vediamola così, magari era peggio interromperlo proprio contro l'inter questo fantomatico record. Quello ottenuto niente di meno che contro gli handicappati della A e senza qualcun'altro ad opporsi.

Quel che restano sono 15 vittorie consecutive e i giochi ancora aperti. Il resto è solo tifo e chiacchiera condita per vendere giornali.

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