mercoledì 30 novembre 2016

The Strain - Seconda stagione [Serie Tv 2015]

Dopo una prima stagione "introduttiva", con il secondo ciclo di puntate di The Strain si entra nel vivo: la popolazione non è più totalmente all'oscuro della minaccia del "Padrone" e si scivola sempre più verso un mondo alla deriva, con i primi chiari sentori di virata verso un genere meno horror e più post-apocalittico. Questo porta sicuramente a un maggior approfondimento della trama orizzontale e a una minore focalizzazione su questioni noiose e di poco conto (per quanto ancora presenti). Peccato che queste maggiori ambizioni non facciano rima con una maggiore epicità e una migliore gestione delle situazioni.

La seconda stagione di fatto ha come spunto principale la ricerca del Necrom...dell'Occido Lumen, un antico libro scritto e rilegato in argento, che contiene "la chiave" per poter sconfiggere il Padrone. Data la sua importanza naturalmente vi metteranno gli occhi addosso sia i nostri eroi capitanati da Setrakian, sia il popolo dei succhiasangue con in testa il braccio destro (in questa stagione preso un po' a pesci in faccia) del Padrone, Eichhorst. La novità però sarà costituita dal terzo incomodo, Quinlan, che qui entra a pieno diritto nella trama e che finirà per "scompaginare" (d'altronde si parla di un libro, battutone) i piani delle parti in causa.
Peccato che in questa stagione di fatto i "buoni" finiscano per fare cose abbastanza inutili e noiose, spesso all'interno di flashback davvero superflui (quello ad esempio dell'innamoramento tra Eph e Nora). Il dottore e Fet sembrano girare in tondo per tutta la serie, impelagati in questioni irrisolte (o questioni amorose) e prive di interesse, tra decisioni rimandate, cambi di direzione, fallimenti...

In questa stagione non è vero che non faccio nulla di interessante ai fini della trama. Faccio qualcosa di epico: mi tolgo finalmente il parrucchino

Non aiuta nemmeno la gestione del rapporto tra Eph, suo figlio e la madre del piccolo ormai vampirizzata. Le apparizioni della mammina succhiasangue anzichè essere spunto di tensione, finiscono per risultare un riempitivo, una scocciatura, soprattutto perchè ogni volta che appare la madre il piccolo Zach comincerà a svalvolare a comportarsi in maniera stupida (vabbè che sei un bambino, ma molto sveglio non sei) creando un mare di problemi. Uno dei bambini più insopportabili della storia delle serie tv, con la faccia perennemente divisa tra "l'incazzoso" e "il broncio".

Il vero villain di questa seconda stagione
Le cose non vanno meglio con Dutch, qui di fatto personaggio del tutto superfluo, inserita solo come perno di un discutibile triangolo amoroso che francamente ha offerto praticamente zero interesse. Eccetto un paio di puntate nelle quali è più presente (e in pericolo) si può dire che è stato un personaggio del tutto irrilevante, dimostrazione ne è il fatto che nella puntata finale neanche compare.
Così così invece la questione Palmer: sicuramente molto più presente e dentro i meccanismi della trama, e interessante è il suo essere diviso tra la voglia di "staccarsi" dal controllo del padrone e la necessità di servirlo. Sarà spesso al centro di vicende cruciali. Peccato che venga inserita la storia d'amore con Coco Chane...Marchand: se il nostro sosia di Davide Mengacci sarà ormai ottenebrato dalla passione fino a commettere errori stupidi e a prendere decisioni discutibili, Coco sarà forse il personaggio più "monoespressivo" di tutta la serie. Tutto quello che accade per lei non è importante, non gli importa più di tanto. Vampiri? Ok, fa nulla. Sosiadimengacci ricchissimo e invischiato in loschi affari? Dove andiamo a cenare di bello stasera Eldrich? Resurrezioni? Ok, ma il latte questi vampiri ogni quanto ce lo vendono, non è che fanno ritardo e poi muoio? Naaa, Eldrich sicuramente lo dirà al padrone e lui capirà. Sarà insomma costantemente disinteressata a tutte le vicende e non cambierà mai idea (o quasi, per una puntata si, roba da film di Nino D'angelo che si risolve in due minuti) sul nostro Eldrich.

Per fortuna le cose andranno molto meglio, come detto, con Setrakian. non che le sue sortite siano chissà quanto action (vista anche l'età del personaggio) ma sembra l'unico davvero risoluto e consapevole di quello che fa, l'unico con uno scopo e un nemico ben preciso da distruggere, l'unico con un piano e dei mezzi per attuarlo. E' sicuramente interessante il suo duello costante, soprattutto verbale, con Eichhorst e interessante risulta capire fin dove si spingerà la sua alleanza col misterioso Quinlan. Peccato che il tutto venga costantemente annacquato da questioni secondarie e di scarso interesse che finisca per relegare la trama principale sullo sfondo per varie puntate.

The Strain si conferma insomma serie tappabuchi, abbastanza gradevole da vedere tra una serie più importante e l'altra e sembra essere consapevole di questo. Si potrebbe però (visto lo spunto di partenza) fare molto di più e creare un qualcosa di più concreto e appassionante, le atmosfere ci sono, la fotografia non è male, è il contenuto che spesso latita. Difficile aspettarsi di più, anche se visto l'avvicinarsi alla conclusione degli eventi qualcosa di interessante succederà

PRO

- L'Occido Lumen e la battaglia fisica e psicologica per accaparrarselo
- Quinlan più presente e maggiormente approfondito
- Un certo stile sia nella fotografia che nell'iconografia dei vampiri

CONTRO

- I "buoni" si comportano quasi tutti come degli adolescenti innamorati o dei deficienti
- Eldrich Palmer poteva essere gestito meglio come personaggio viste le potenzialità
- Alcuni "protagonisti" del tutto irrilevanti nelle vicende

Voto 6,5

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