domenica 4 dicembre 2016

Serie A 15> Juventus vs Atalanta 3-1 – Amazing Manzo

Juve in crisi e senza gioco ed Atalanta in lotta per diventare il nuovo Leicester. Erano queste le premesse della vigilia, dopo la scoppola di Genova. Soltanto una settimana fa c'era chi si chiedeva "cosa stesse succedendo", manco avessimo i risultati dell'inter. E di nuovo il circo dei cacciate Allegri scendeva in piazza coi forconi e le torce. Qualcuno arrivava a persino a chiedere Serse Cosmi come traghettatore. Ho visto cose che voi juventini… Dopo il Genoa era tutto perduto. Una squadra prima in Campionato e in Champions (unica d'Europa) era in caduta verticale. Insomma un fasciarsi la testa preventivo che sa di vertigine. Invece finisce 3-1 (stavolta per noi).

La Juve invece in questi anni mi sembra che abbia sempre dimostrato di sapersi rialzare e reagire a simili cadute. Come un leone ferito ha atteso di poter sbranare la prima preda che gli si parava d'avanti, foss'anche la dea bergamasca, quella che da oggi, dopo sette vittorie consecutive (record personale) e la nomina di antijuve del mese, entra nel clud degli scansati come una Samp qualsiasi. 

Che noia l'anti-popolo di quest'anno, in assenza di torti arbitrali a nostro favore, in spasmodica attesa del primo episodio, costretto a recitare la litania dello scansopoli. Tutto pur di non notare una capolista con un solo rigore all'attivo. Mentre i giornali non hanno misura. O sei re o sei pezzente e non puoi permetterti di sbagliare una partita. Tutto gestibile, ma quel che più non sopporto è lo juventino che ci rema contro, quello che lo fa per il gusto di farlo, magari per sentirsi parte di una comunità di altri che piangono per le proprie squadre e non sentirsi diverso. 

Invece ieri la Juve è tornata a mostrare quella grinta e quel desiderio di rivalsa che non mostrava da tempo. Guarda caso proprio ora che abbiamo potuto avere una settimana a disposizione, tra una partita e un altra, per poterci allenare a dovere. A dimostrazione del fatto che giocare ogni tre giorni non giova allo spettacolo. Aggressiva e in pressing a tutto campo, quasi come se avesse voluto sfogarsi di tutto questo ciarlare, ha affrontato l'Atalanta come se davvero fosse una diretta pretendente per lo scudetto, accettando la provocazione e rispondendo con una prestazione che se potesse parlare direbbe: "per piacere, va bene sognare, ma non illudete così questi poveri tifosi per qualche copia in più". 

Eppure i bergamaschi non sono parsi (almeno alle prime battute) rinunciatari o chiusi in difesa. Forse proprio il loro volere affrontarci a viso aperto li ha puniti. Un primo tempo brillante e tutt'altro che noioso, in cui abbiam voluto mettete subito le cose in chiaro con Alex Sandro. Un gol davvero bello e strappato con forza. Lì sì che ha detto: "scansatevi", infilandosi nella difesa per fare male. Una prestazione maiuscola la sua.

Ma il vero re della serata è stato un altro. Un vero mostro col dono dell'ubiquità. Quel Marione Mandzukic che a un certo punto del suo Power Up si è sostituito persino a buffon, parando col petto un tiro destinato in rete, dopo averlo già respinto come un difensore. Segna e piglia botte. Una cosa spettacolare la sua generosità tattica. Il gol arriva a coronamento della sua serata e all'uscita l'aspetta la standing ovation di tutto lo stadio. Sì ma ora che torna Dybala? Ad avercene di questi problemi. Preferisco quelli di abbondanza a quelli di mancanza. Chissà che Allegri (in qualche occasione particolare) non voglia stupirci col tridente.

Sono queste le cose che un tifoso dovere godersi… Il gol di Rugani, le prospettive di crescita atletica per il futuro, la possibilità di recuperare e vedere di nuovo in campo tutti gli effettivi. Non pensare sempre ad Higuain che non segna (altro tormentone) come fosse un'ossessione. Io aspetto di poterlo giudicare con Dybala in campo. Con qualcuno che possa servirlo a dovere, senza continuare a vederlo fare la sponda per far salire la squadra. Un lavoro sporco e utile ma che nessuno ti riconosce. Perché la Juve non è il Napoli. La Juve è un gruppo di grandi giocatori al servizio della squadra e non una squadra al servizio di un giocatore. Scordatevi i suoi 36 gol. Nella Juve non li farà mai (non li avrebbe rifatti neppure al Napoli) perché non serve farli. Non in una squadra dove segnano anche i difensori e i centrocampisti. È la somma che fa il totale. Higuain è un campione che servirà alla causa, abbiate pazienza. Siete un pochino più ottimisti. E ve lo dice uno scaramantico pur come me.

Dopo aver fatto gli allenatori, i tattici, gli psicologi, i veggenti e i giornalisti, se vi avanza tempo tornate a fare un po' i tifosi (da tifo, s.m. fig. Entusiastica passione per una squadra o per un atleta). A voi dell'antipopolo invece dico di non disperare. Pensate che ora c'è il derby e poi la Roma, male che vada qualche lamentela arbitrale queste partite la portano sempre. Ossigeno per voi.

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