venerdì 17 febbraio 2017

Broadchurch - Seconda Stagione [Serie Tv 2015]

Il dilemma al quale la seconda stagione di una serie poliziesca deve rispondere è: "continuo con lo stesso caso per tutta la serie oppure ad ogni stagione mi concentro su un crimine diverso?". Naturalmente, se si vuol restare nell'ambito del primo caso, in teoria il colpevole dovrebbe essere ancora ignoto. Non è così per Brodchurch, che in questa seconda stagione sceglie di diventare un ibrido legal-drama-poliziesco. L'assassino del piccolo Danny Latimer è stato infatti già catturato, ha confessato, le prove sono schiaccianti, cosa potrebbe andare storto? Tutto.
Alec Hardy sarà pure un bravo ispettore ma di errori ne commette sempre una quantità e guarda caso all'improvviso tutti gli errori commessi (e commessi anche dalla collega Ellie Miller) vengono improvvisamente a galla, in modo repentino ed esagerato.

Il problema sostanziale di questa seconda stagione di Boadchurch è che per noi il caso è già "chiuso": sappiamo il quando, il perchè, il percome, sappiamo quando vanno in bagno gli abitanti di Broadchurch, sappiamo se hanno problemi di stomaco, se se hanno l'amante, se dormono tanto o poco, se lavorano, se hanno amici o meno...Qui ci si limita a mettere in campo le magagne di ognuno durante il processo al colpevole, magagne che già sappiamo, problemi che già sono stati affrontati, dinamiche già ampiamente note.
L'unica curiosità è data dal voler sapere se alla fine gli avvocati dell'accusa saranno così incapaci da far rilasciare un uomo che ha scritto colpevole in fronte e che manco riesce a difendersi. Si, probabilmente lo saranno. La costante di tutta la serie infatti sono gli errori: li commettono gli ispettori e li commettono in questa seconda stagione gli avvocati, avvocati che già sono tratteggiati non benissimo ma che finiscono per risultare poco interessanti e coinvolgenti. Di certo non vengono aiutati da un comportamento schizofrenico dei testimoni (prendiamo il piccolo Tom Miler: va bene lo shock e la rabbia, ma la sua "testimonianza" sa un po' di eccessivo e costruito) che davanti alla giuria continuano a mentire costantemente e senza motivo (per nascondere scheletri nell'armadio che noi e tutti gli abitanti della cittadina già conosciamo).
Insomma in questa seconda stagione si sceglie di battere sempre sullo stesso tasto, senza esplorare risvolti inediti o interessanti ma concentrandosi solo sulle falle commesse durante le indagini che hanno portato all'arresto dell'assassino di Danny Latimer (falle che già conosciamo). Troppo poco.


"Stammi lontano, non mi lasciare, non posso fare a meno di te ma sei la cosa peggiore che mi sia mai capitata, sei un assassino, dimmi la verità, anzi già la so, non dirla a nessuno"

Per cercare però di dare un po' di sale alla stagione si sceglie di inserire nel bel mezzo del processo una nuova indagine per Alec Hardy, o meglio una vecchia indagine: Sandbrook. Nella prima stagione infatti ci era già stato più volte accennato questo fantomatico crimine: l'assassinio di due giovani ragazze, un assassinio che aveva sconvolto per sempre la vita del detective. Un caso complesso, sfaccettato, pieno di disegni oscuri e di misteri, tutti legati assieme da un misterioso ciondolo. Il problema è che nella seconda stagione "Sandbrook" tutto si rivela meno che questo. Sebbene si cerchi di inserire un "colpo di scena" a metà stagione, questo risulta telefonato, non aiutato da personaggi con i quali non riusciamo ad empatizzare
In buona sostanza se i vecchi personaggi fanno e rifanno le stesse cose,  dei "nuovi" personaggi non c'è nessuno che si possa definire riuscito: la loro caratterizzazione e' traballante, cambiano idea e umore all'istante: dei burattini che sono folli, fragili, vittime, carnefici, testimoni, assassini, manipolatori, raggirati, tutto allo stesso tempo, tutto (spesso) senza un perche'. E senza voler spoilerare "l'assassino" ci sono poche cose che convincono, tutto appare confuso, pochissimo interesse per una vicenda costruita in maniera svogliata: e' un puzzle con pezzi mancanti o altri troppo piccoli per potersi incastrare alla perfezione (alcuni indizi sembrano buttati li' un po' cosi' per muovere le acque, non avranno alcuna rilevanza in seguito), 
Alla fine poco sarà l'interesse nello scoprire quale sarà l'assassino, tutti ugualmente irritanti o stupidi, tutti poco interessanti: uno, due, tre colpevoli, non fa poi tanta differenza, si continua a mentire anche quando non ce ne sarebbe il bisogno e Hardy si rivela forse davvero "il peggior detective dell'Inghilterra" (non fosse per Ellie sarebbe probabilmente ancora in alto mare).


Law and disorder
 La seconda stagione di Broadchurch in buona sostanza è un minestrone non ben amalgamato, c'è troppa carne al fuoco per sole 8 puntate. A volte ci si concentra su dettagli e personaggi insignificanti (il figlio dell'avvocato in carcere), altre volte ci si fa prendere un po' troppo la mano con i voltafaccia (il personaggio di Claire è irritante nel suo essere costantemente falso e simile ad una banderuola), l'unica vera costante del telefilm sono i due detective, ed è dalla loro caratterizzazione che derivano le cose migliori: entrambi "perdenti", entrambi distrutti ma con la voglia di ricominciare. E' troppo poco però per promuovere una stagione traballante e piena di momenti "meh", anche se l'ultima puntata almeno è ben costruita.

PRO

- Hardy e Miller sono due ottimi personaggi ben recitati e caratterizzati
- C'è un certo interesse nello scoprire se l'imputato la farà franca
- Belle atmosfere e musiche, pur se di molto inferiori a quelle della prima stagione

CONTRO

- Il caso Sandbrook è un vicolo cieco e non è ben costruito
- Personaggi come Claire, i due avvocati, Lee risultano irritanti più che interessanti
- Ci si concentra troppo su dinamiche ed eventi che già conosciamo alla perfezione.

Voto 6--

Nessun commento: